Per due mesi (settembre – ottobre), dal lunedì al venerdì, frequenteranno la scuola soltanto di pomeriggio e per sole tre ore e quaranta minuti al giorno, sabato escluso quando invece le lezioni si svolgeranno regolarmente al mattino. E’ quanto hanno scoperto gli alunni della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Formia che entreranno in classe alle 14 per poi uscire alle 18.10.
Una decisione resa nota soltanto ieri, a una settimana dall’inizio delle lezioni, dal dirigente scolastico Vito Costanzo e che è stata giustificata dai lavori di manutenzione straordinaria, attualmente in corso, nel plesso centrale di via Divisione Julia.
Una scelta che molti genitori hanno definito sconcertante e che, di fatto, crea un importante disagio agli insegnanti e, senza dubbio, a tutte le famiglie coinvolte. E non solo a quelle i cui figli frequentano la secondaria di 1° grado.

Complici i lavori, infatti, anche i bambini della scuola primaria, e le loro famiglie, saranno costretti ad affrontare alcuni problemi: i rientri pomeridiani della Scuola Primaria “Piazzetta delle erbe” (1^ – 2^ – 3^ – 4^ – 5^), saranno sospesi sino a conclusione dei lavori in via Divisione Julia e, allo stesso tempo, per quel plesso non entrerà in vigore il servizio mensa. La classe 2^, con orario a 40 ore, inoltre, si sposterà al plesso di “Rialto Castellone”. L’unico a salvarsi dalle modifiche d’orario e luoghi di lezione.
LA LETTERA DI UN GENITORE “ARRABBIATO” – “Tre ore e quaranta minuti di scuola per due mesi circa ampiamente insufficienti in confronto all’orario mattutino sono legali?”, ci chiede un genitore che, definendo la situazione ampiamente prevedibile, si definisce arrabbiato e deluso ponendoci tuta una serie di domande che, a nostra volta, rigiriamo a chi ha preso le decisioni di cui sopra. “Esiste un monte ore fissato per legge. I nostri figli rientreranno in una legale programmazione oraria? Possibile che non ci sia stata un’offerta da parte del Comune per fronteggiare questa situazione?”. E, ancora: “Possibile che nessuno si sia preso a cuore tutte quelle attività ludico – sportive – culturali che rappresentano anche un’economia del territorio e che vengono seriamente danneggiate da un comportamento che appare del tutto superficiale e irriguardoso verso genitori e cittadini? La mattina i genitori sempre più impegnati nel lavoro dove lasceranno i propri figli minori? Soluzioni del genere sembravano dimenticate dal 1970, non ci risulta esserci stato un terremoto a Formia”. Infine, sottolineando la gravità delle disposizioni adottate: “Il preside ha dato comunicazione della notizia soltanto in data odierna. Occorreva una comunicazione più leale, informando i genitori prima che uscissero le sezioni e ci fosse la corsa all’acquisto dei libri di testo: allo stato oggi non si ha più la possibilità di spostare il proprio figlio in un’ altra scuola“.
Osservazioni condivisibili a cui diamo seguito riportando, a pagina 2, la foto della circolare diffusa ieri dove sono elencati tutti gli orari validi per i prossimi due mesi a partire dal 13 settembre.