Sarà stato il clamore mediatico sollevato dal crollo della scuola elementare di Amatrice in seguito del terremoto del 24 agosto scorso che l’anno scolastico a Itri inizierà decisamente in salita. Il neo sindaco aurunco Antonio Fargiorgio ha firmato l’ordinanza di chiusura del plesso “A” di via della Repubblica dove erano sistemati sino allo scorso giugno 200 bambini della scuola dell’infanzia suddivisi in ben nove classi.
Il provvedimento è stato emesso lunedì ma dell’esistenza si è saputo nella giornata di giovedì in concomitanza dello svolgimento di alcune riunioni organizzative in vista della ripresa del prossimo anno scolastico. La chiusura della scuola dell’infanzia – mette le mani avanti il sindaco Fargiorgio – non è legata al terremoto ma i genitori più scettici pensano il contrario. Resta il fatto che l’ordinanza è stata firmata dopo alcune ore la presentazione in comune della relazione preliminare stilata dai tecnici incaricati dal Ministro dell’Istruzione di effettuare le verifiche statiche e strutturali sugli edifici scolastici di via della Repubblica. In uno di loro il solaio del primo piano presentava vistose lesioni, carenze denunciate mesi addietro da un gruppo di genitori. Il sindaco Fargiorgio ha deciso comunque di chiudere in via precauzionale l’intera scuola concordando con la dirigente del locale istituto comprensivo, la professoressa Lidia Cardi, di allocare due delle nove classi del’infanzia in un plesso di proprietà sempre in via della Repubblica e le rimanenti presso l’edificio del vicino piazzale Rodari.
In quest’ultima struttura il 12 agosto scorso un operaio di una ditta subappaltatrice di Formia impegnata ad effettuare lavori di manutenzione era stato colpito da una scarica di corrente. Il sequestro del ponteggio operato dall’Asl non è stato ancora convalidato dal Gip del Tribunale di Cassino e lo stesso ufficio sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl ha chiesto ed ottenuto dal comune di Itri una serie di documenti sull’apertura di questo cantiere
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