Il Terracina Social Forum condivide pienamente, parola per parola, il comunicato stampa della SPI-CGIL della Lega di Terracina-Fondi pubblicato qui: http://www.h24notizie.com/2016/08/anziani-a-terracina-cgil-politica-inadeguata-rischio-bomba-sociale.
“Aggiungiamo, alle osservazioni formulate da Lino Bucci, anche un’altra problematica che colpisce la popolazione “meno giovane”, con effetti deleteri per interi nuclei familiari: il morbo di Alzheimer. Il Comune di Terracina, per affrontare nella maniera giusta questa sfida, dovrebbe adottare un Piano comunale Alzheimer, in collaborazione con le associazioni del settore, le autorità sanitarie e le forze dell’ordine. In particolare, dovrebbe effettuare una campagna informativa in occasione della Giornata mondiale contro l’Alzheimer, fornendo informazioni su come riconoscere i primi sintomi della malattia. Andrebbe poi effettuato il censimento delle persone affette da Alzheimer e demenze senili, mettendo in rete le associazioni e le famiglie nelle quali sono presenti malati, possibilmente creando dei centri di ritrovo dedicati ai malati e ai familiari, fornendo assistenza psicologica ed organizzando corsi di formazione per badanti. Si potrebbe anche promuovere l’apertura di Alzheimer cafè, oppure attuare nella nostra città il progetto del Museo Marino Marini di Firenze, che apre le porte, con appositi percorsi, ai malati di Alzheimer ed ai loro familiari.
Alle famiglie vanno possibilmente erogati aiuti economici, soprattutto per le spese per accompagnatori e caregiver; inoltre vanno informate sui contributi regionali che vengono periodicamente stanziati. Le famiglie vanno messe in contatto anche con il gruppo di auto mutuo aiuto del distretto Fondi-Terracina. Si potrebbe poi istituire uno sportello Alzheimer oppure un’apposita linea telefonica per fornire informazioni, creando anche una relativa sezione sul sito Internet del Comune. Ci si dovrebbe attivare per istituire un centro diurno e di sollievo per i malati, nonché una casa di riposo per malati giovani. Andrebbe poi promosso l’utilizzo delle terapie non convenzionali e di quelle complementari (danza movimento terapia, pet therapy ed arte terapia).
Per chi presenta i primi sintomi del morbo si potrebbe applicare il progetto realizzato a Pisa dal neurofisiologo Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei (http://www.avvenire.it/ScienzaeTecnologia/Pagine/in-italia-primo-progetto-per-prevenire-alzheimer.aspx), mentre per chi è già affetto dalla malattia si dovrebbe istituire una UVA (Unità di Valutazione Alzheimer), che ha il compito di individuare i malati, valutarne il grado di compromissione, mettere a punto le terapie possibili e fornire i farmaci per i primi mesi, collaborando successivamente con i medici di famiglia.
Si deve poi attuare una campagna informativa su come prevenire le fughe dei malati di Alzheimer, creare, in città e possibilmente nelle aree verdi, dei percorsi sicuri per il wandering (vagabondaggio) delle persone colpite dal morbo, fornire informazioni alla cittadinanza su come comportarsi qualora si incontrino malati di Alzheimer che si sono persi, nonché coinvolgere la Polizia Municipale e le forze dell’ordine in tale campagna, stipulando appositi protocolli di comportamento da tenere con i malati sfuggiti al controllo dei familiari.
Infine, il Comune dovrebbe sostenere eventuali progetti di case domotiche che migliorino la qualità della vita delle persone malate non autosufficienti, favorendo anche le richieste di aiuto a distanza. Per chiudere, a Terracina abbiamo assistito ad una campagna elettorale all’ultimo sangue, con temi e slogan di una pochezza culturale e di un provincialismo terribilmente beceri. Pochezza culturale e provincialismo che hanno trovato la loro massima espressione nello slogan “Terracina ai terracinesi”. Ma Terracina non è composta solo di terracinesi. È formata di giovani e meno giovani, di uomini e donne, di adulti e bambini, di persone sane e di malati, di esseri umani ed animali domestici e selvatici, di italiani e stranieri, di residenti e turisti, di terracinesi originari e di terracinesi acquisiti. Bene, la campagna elettorale è finita, ora è il momento di agire e costruire. Per migliorare la città. Per renderla la città di tutti.
Ci rivolgiamo pertanto al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio comunale: fateci sentire orgogliosi non di essere terracinesi (nessuno dei componenti del Terracina Social Forum è originario della città), bensì di vivere a Terracina. Noi continueremo a fornire e suggerire proposte, ma la politica deve fare la sua parte, ascoltando ogni istanza, a maggior ragione quelle degli ultimi, siano essi anziani o malati. I “terracinesi” ora devono dimostrare di saper amministrare. In un recente spot pubblicitario televisivo, un bravo allenatore di calcio afferma che da soli non siamo nessuno, mentre insieme si possono ottenere grandi risultati. Ecco, insieme. Terracinesi e non. I “terracinesi” devono capirlo”.