AGGIORNAMENTO – Una morte “infida”, giunta a margine di un incidente stradale che, almeno a caldo, sembrava aver avuto conseguenze trascurabili. Dopo il sinistro, registratosi a Fondi martedì portando in differita, ieri mattina, a due denunce, il 57enne Giuseppe Marandola, originario di Itri ma residente a Pontinia, era in piedi e parlava. Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì, è invece spirato in un letto del “Santa Maria Goretti” di Latina, a quanto pare per le conseguenze di un’emorragia interna.
Per salvarlo si è tentato il tutto per tutto. Prima un delicato intervento chirurgico, poi una corsa contro il tempo all’insegna dell’altruismo – con tanto di appello via social network da parte di familiari ed amici e conseguente tamtam – per la ricerca di sangue compatibile. Solo da Itri, ieri mattina per far fronte all’emergenza sanitaria erano partite per donare otto persone. Nulla da fare. A quasi quarantotto ore dai fatti Marandola è spirato, catapultando nel lutto due comunità, ma anche una miriade di camici bianchi e pazienti: oltre che a livello prettamente personale, il 57enne, tra l’altro con un passato da discreto giocatore di basket, era apprezzatissimo per il suo lavoro di fisioterapista, portato avanti da anni sia all’Icot di Latina che privatamente.
Una morte che per molti tratti appare assurda, quella di Marandola, che da quanto risulta martedì si stava recando nella natia Itri, dove si festeggiava San Rocco, per salutare l’anziana madre, Maria Ciano. E’ incappato in uno schianto sulla Fondi-Sant’Anastasia mentre era in sella al suo maxi-scooter, coinvolto insieme ad altri due mezzi: un’auto guidata da un 28enne e un camion condotto da un 49enne, il primo di San Giovanni Incarico il secondo di Fondi. Proprio loro, i denunciati di ieri mattina – prima del sopraggiunto decesso del 47enne – per il reato di lesioni personali colpose, poiché a loro carico “sono emersi profili di responsabilità”, come spiegato dall’Arma. Con il giovane della macchina – individuata in seguito alle indagini dei carabinieri della Tenenza fondana come il mezzo che ha dato il “la” al sinistro, sembra sbucando da una traversa laterale – che dagli esami effettuati in ospedale è oltretutto risultato formalmente alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, nello specifico cannabinoidi, venendo deferito all’autorità giudiziaria anche per questo reato.