“Minacce e pedinamenti” ai danni di dirigenti regionali coinvolti nelle pratiche per l’assegnazione di 274 sedi di farmacia. E’ quanto è emerso nel corso della riunione della commissione Salute del Consiglio regionale del Lazio a cui hanno partecipato anche il direttore della programmazione sanitaria Vincenzo Panella e il segretario generale della Regione Lazio Andrea Tardiola.
A riportarlo, a margine dei lavori della Pisana, il capogruppo de La Destra in Consiglio regionale del Lazio Francesco Storace.

“Sono arrivate minacce e pedinamenti nei confronti dei dirigenti regionali che hanno seguito questa questione – afferma Storace -. Io sono rimasto a bocca aperta. Ho chiesto allora di rendere pubblica la denuncia. Dateci il testo della denuncia. La Dia ha detto loro di applicare l’articolo 91 sulla certificazione antimafia. Immaginate dunque quanto tempo passerà prima che si sblocchi la graduatoria. Avendo presentato la denuncia hanno fatto scattare un meccanismo, è nelle cose che i tempi si allungano”.
La questione, afferma ancora il vicepresidente del Consiglio, “Riguarda 274 sedi di farmacia.
Sono stati fatti due generi di ricorsi rispetto alle assegnazioni provvisorie. Il primo riguarda chi delibera sulla pianta organica tra la Giunta comunale e il Consiglio comunale. Il Consiglio di Stato dopo una serie di ricorsi – spiega ancora -, ha stabilito in favore delle Giunte. Resta fuori per ora la provincia di Latina, perché c’è una giurisdizione diversa, e il 20 ottobre deciderà il Tar di Latina. La seconda è sulle posizioni in graduatoria e decide il Tar il 28 febbraio del 2017. Devono fare una determina per ogni assegnazione. Le prime 64 si potrebbero anche fare, perché la prima di Latina è al 65esimo posto. Ma nel frattempo – conclude Storace – sono arrivate minacce e pedinamenti nei confronti dei dirigenti regionali che hanno seguito questa questione”.