Ristori Nucleare, neanche un euro a Castelforte e Santi Cosma e Damiano

Centrale Nucleare del Garigliano

Non solo Latina ha perso milioni di euro di fondi Sogin. Sempre per non aver fatto causa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Cipe e al Ministero dell’economia e finanze, contro il taglio del 70% delle somme destinate come ristoro ai Comuni dove sono presenti impianti nucleari, a dire addio a un fiume di denaro sono anche Castelforte e SS. Cosma e Damiano.

I due centri, vicini alla centrale del Garigliano, avrebbero avuto diritto al pagamento integrale del ristoro, al pari di Minturno che ha aderito al contenzioso e ottenuto dal Tribunale civile di Roma oltre un milione di euro, e resteranno invece a secco. Proprio come il capoluogo pontino, dove il caso è stato sollevato ed è diventato oggetto di dibattito politico. Il risultato dunque è che quei Comuni che hanno dato battaglia contro una decurtazione del risarcimento ritenuta sbagliata e ingiusta hanno ora milioni di euro da investire sul territorio, mentre chi non si è curato della vicenda resta solo con le servitù, i danni e le paure prodotte dagli impianti.