Priverno, il Vice Sindaco sull’ultimo Consiglio comunale

Il comune di Priverno

“Dopo il Consiglio comunale di domenica 31 luglio è doveroso fare alcune brevi precisazioni. Non intendiamo soffermarci sulle questioni procedurali. Ci hanno insegnato che i termini non si interpretano, si rispettano. E noi li abbiamo rispettati. Tutto il resto è esercizio accademico che francamente interessa poco noi e, crediamo, ancor meno i cittadini. Se si volessero modificare i vigenti regolamenti ci sono le sedi opportune per farlo”.

Angelo Delogu
Angelo Delogu

Lo dichiara Angelo Delogu, vice sindaco e capogruppo di Priverno Adesso.


“Ci pare che però i dati politici più rilevanti, che rappresentano buone notizie per la città, siano altri.

In primo luogo – pur nelle difficoltà strutturali della finanza locale e in specie del nostro Comune – nella variazione di assestamento generale, con la quale si attua la verifica delle voci di entrata e uscita, è stato confermato il mantenimento del pareggio di bilancio e la sussistenza degli equilibri e, pertanto, si sono scongiurate misure di riequilibrio. In effetti, tanto sul versante dell’entrata quanto della spesa l’andamento risulta in linea con le previsioni iscritte in bilancio pochi mesi fa dal Commissario (sulla legittimità degli atti commissariali del resto non avevamo motivo di dubitare).

I Responsabili dei Servizi, non hanno segnalato l’esistenza di situazioni che possano far presumere ipotesi di disavanzo, generando squilibri di parte corrente e/o capitale, di competenza e/o nella gestione dei residui, ovvero nella gestione della cassa. Inoltre, è emersa, allo stato, la piena congruità degli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità, del fondo rischi contenzioso e del fondo di riserva. Resta un problema di gestione dei residui giacché dall’analisi del loro andamento emerge la realizzazione dell’11% dei residui attivi, contro la realizzazione dei residui passivi pari al 21%, rilevandosi minore velocità delle poste attive, con effetti negativi sul fondo cassa.

In secondo luogo, è stato adottato il Documento Unico di Programmazione 2017-2019 – che ci riserviamo di specificare ulteriormente anche col contributo dei soggetti attivi sul territorio e grazie alla manifestata disponibilità dell’opposizione –, nel quale sono state trasfusi e aggiornati gli indirizzi generali di governo.

In terzo luogo – garantendo continuità con la positiva tendenza inaugurata nel 2013 e proseguita in fase commissariale – sono stati riconosciuti più di 200.000 euro di debiti fuori bilancio (per sentenze, spese legali e servizi) che trovano adeguata copertura in bilancio e rappresentano una risposta per imprese, professionisti e cittadini titolari dei relativi crediti. Ciò con l’impegno a che le gestioni fuori bilancio e rischi da contenzioso vengano drasticamente ridotti in futuro.

Rispetto a questi atti l’opposizione – tranne alcuni rilievi tecnico-formali –, non ha formulato alcuna controproposta di merito né ha presentato alcun emendamento. Non è vero che non ci fosse la possibilità di farlo. Gli emendamenti (come in ogni occasione) potevano essere presentati in Consiglio, Revisore dei Conti e Responsabile Finanziario erano in sede pronti ad esprimere i dovuti pareri.

Infine, si è criticata la convocazione dell’assise consiliare l’ultimo giorno utile, facendo leva su un presunto rischio di scioglimento in caso di assenza del numero legale. Anzitutto, non si capisce come sarebbe potuto mancare il numero legale stante la compattezza della maggioranza. Inoltre, la mancata approvazione degli equilibri entro il 31 non avrebbe comportato alcuno scioglimento automatico, ma avrebbe aperto solo la procedura di sollecito da parte del Prefetto, consentendo comunque di adottare le dovute deliberazioni”.