Fondi, in ospedale con un braccio mozzato: è “giallo”

L'ingresso del pronto soccorso fondano

Accompagnato da alcuni privati, si è presentato in ospedale sanguinante e con più di mezzo braccio sinistro mozzato, amputato da sopra il gomito.

Un presunto incidente sul lavoro – quella la direzione verso cui si indaga – che martedì ha straziato e ridotto in gravissime condizioni un giovane straniero, successivamente sottoposto a una delicata operazione chirurgica per bloccare l’emorragia in corso. Si tratta di un 28enne pakistano, Ahmed, attualmente ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Terracina. Per fortuna non sarebbe più in pericolo di vita, ma per l’arto mutilato nulla da fare: a quanto pare non è stato rinvenuto. Anzi. Almeno in larga parte sarebbe addirittura andato distrutto, letteralmente fagocitato da un macchinario tritatore, lo stesso che gliel’aveva tranciato di netto.


Circostanze tuttora da chiarire con esattezza, ma ad ogni modo registratesi alla periferia di Lenola, secondo le prime ricostruzioni all’interno di un frantoio. Il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Fondi quando era da poco passato mezzogiorno ed aveva già perso molto sangue. I sanitari del “San Giovanni di Dio”, al lavoro per quasi un’ora, hanno provveduto a stabilizzarne per quanto possibile le condizioni, poi hanno disposto un trasporto d’urgenza alla volta del “Fiorini” di Terracina, dove i camici bianchi già predisponevano la sala operatoria. Perfettamente riuscito, sembra, l’intervento, con la prognosi che al netto di imprevisti nel decorso del paziente verrà sciolta a breve.

Salvato il ragazzo, che parla poco l’italiano e sulla cui posizione sono in corso ulteriori accertamenti, si attende di capire la dinamica che ha portato alla pesante mutilazione, ma anche le fasi immediatamente successive all’incidente e il contesto in cui è avvenuto. Tutto al vaglio degli agenti del Commissariato di Fondi, che, dopo essere stati allertati dal “San Giovanni di Dio”, ieri pomeriggio, presso il “Fiorini”, hanno acquisito le cartelle cliniche del 28enne ricoverato. Per ora, formalmente, indagini a 360 gradi, nonostante come detto la pista maggiormente seguita è quella dell’incidente sul lavoro.