Nuovo successo per l’equipe medico chirurgica guidata da Giovanni Baiano, primario dell’ospedale Dono Svizzero di Formia, che nei giorni scorsi è stata impegnata in un delicato e innovativo intervento di rimozione di un grave tumore al fegato, localizzato in tre metastasi, su una paziente 77enne. Un’operazione difficile, con una delle metastasi non raggiungibile per via percutanea, ragione per cui , in una prima fase, è stato necessario la completa mobilizzazione del fegato e, successivamente, sotto guida ecografica intraoperatoria, la rimozione delle tre lesioni epatiche con una particolare sonda ad ultrasuoni che, con precisione millimetrica e in grande rapidità, ha letteralmente vaporizzato le lesioni risparmiando il tessuto epatico sano ed i vasi contigui.

“Fino ad oggi si erano utilizzate sonde a radiofrequenza, più lente e meno precise (TAB) – ha spiegato Baiano -. Solo ultimamente in tutti i migliori centri di chirurgia del mondo si è iniziato l’utilizzo di sonde ad ultrasuoni, e con oggi, anche a Formia, dimostriamo di essere al passo coi tempi e all’avanguardia”.
L’intervento è durato in tutto 2 ore e 30 minuti e non ha comportato nessuna perdita ematica, cosa di grande rilevanza, vista la costante emergenza, soprattutto estiva.
“Tutta la procedura – ha illustrato il Primario di Chirurgia – è stata studiata attentamente prima con una analisi delle immagini TAC e, cosa ancor più rilevante, ha coinvolto più figure professionali multidisciplinari: l’anestesista Carlo Iavarone, i dottori Vincenzo Viola e Maria Rega, in qualità di radiologo interventista Roberto Cianni, direttore della UOC di Radiologia Interventistica del Goretti di Latina, e, infine, come ferrista la IP Anna Maria Pulcrano”.
E nel futuro sono attese altre novità con i due primari Baiano e Cianni che, nell’esprimere la loro soddisfazione, hanno anticipato a breve un programma di trattamento radioterapico locale per le neoplasie del pancreas inoperabili con accesso open, qualcosa da primi in assoluto nel mondo, applicando una tecnica brevettata e sperimentata già dal dott. Cianni.
“Se c’è passione vera per una professione sempre più complessa e difficile si ottengono grandi risultati – ha ricordato Baiano -. Anche in una provincia che sta vivendo una stagione sanitaria certo non rosea”.