Ha deciso di tornare subito a lavorare presso la segreteria del Rettorato, interrompendo un’aspettativa iniziata 22 mesi fa, il dipendente dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale appena rientrato in Italia dopo essere rimasto intrappolato nel terrore di Istanbul in occasione del fallito colpo di Stato nei confronti del presidente Erdogan.
E’ appena rientrato in Italia, a Formia, con un volo programmato da tempo e con una promessa: difficilmente farà il suo ritorno, ad Istanbul, in Turchia dove si era trasferito due anni fa per accompagnare la compagna Loredana, direttrice dei servizi generali ed amministrativi dell’Imi, l’istituto medi italiani. Enrico D’Angelis, ex consigliere comunale, ex assessore ed anche ex responsabile dell’ufficio di gabinetto del sindaco Sandro Bartolomeo, vuole dimenticare al più presto quanto vissuto tra venerdì e sabato scorsi nella parte europea di Istanbul dove viveva da 22 mesi: il terrore causato dal tentativo di golpe ai danni del presidente turco Erdogan. D’Angelis racconta di aver ricevuto telefonate da amici turchi che lo avvertivano di non uscire, poi i continui messaggi dei familiari da Formia che chiedevano conto sul suo stato di salute, le conferme del tentativo di golpe arrivate dalla televisione italiana e, infine, qualche colpo di arma da fuoco ed il rumore, terrificante, di due jet dell’Aeronatica turca che per sette-otto volte hanno sorvolato Istanbul rompendo il muro del suono.
A PAGINA 2 ‘IL VIDEO DELL’INTERVISTA A ENRICO D’ANGELIS’