Omicidio colposo, il pm chiede la condanna per il medico

Un anno e quattro mesi di reclusione. Questa la condanna chiesta dal pm Alessio Sterzi per la dottoressa Graziella Chiarucci, accusata di omicidio colposo per la morte, il 25 aprile 2010, del 77enne Umberto Piacentini. L’anziano si presentò al punto di primo soccorso di Cisterna, riferendo di avere dolori al torace, al braccio sinistro, a una spalla e allo stomaco.

La dottoressa Chiarucci lo visitò, fece una diagnosi di colpo di freddo, gli prescrisse dei farmaci e lo dimise. La sera il 77enne tornò al punto di primo soccorso, sostenendo di stare ancora male. La situazione apparve subito grave al personale della struttura sanitaria e il 77enne venne trasferito a Latina. In quel periodo, dopo le 20, all’ospedale “Goretti” non era possibile fare un’angioplastica e la dottoressa del pronto soccorso ritenne che le condizioni del paziente non rendessero possibile una trombolisi. Dopo tre ore il 77enne, vittima di un infarto, spirò.


I familiari dell’anziano presentarono una denuncia e il sostituto procuratore Cristina Pigozzo aprì un’inchiesta, sfociata nel rinvio a giudizio della dottoressa, che si è sempre difesa sostenendo che tanto l’elettrocardiogramma quanto gli enzimi, oltre che la pressione dell’anziano, non lasciavano presagire nulla che potesse portare a ipotizzare un infarto, che aveva detto al paziente di farsi controllare nuovamente dopo quattro ore e che non vi era così certezza di quando fosse insorto l’infarto. Il prossimo 7 settembre sono previste le conclusioni della difesa, sostenuta dagli avvocati Luigi Di Mambro e Cristiano Montemagno. E poi il giudice Nicola Iansiti emetterà la sentenza.