Acqua a Castelforte: il Sindaco firma un’ordinanza

Il Comune di Castelforte

Questa mattina a Castelforte il sindaco Giancarlo Cardillo ha firmato un’ordinanza con la quale si fa divieto di utilizzare l’acqua per usi diversi da quello stabilito nel relativo contratto di fornitura, o per il riempimento di piscine, o per irrigare orti, giardini, lavare strade, selciati e qualsiasi altro utilizzo non strettamente riconducibile all’uso personale o quello di prelevarla da fontane pubbliche per usi non diretti ed immediati, per riempire cisterne o botti, per rifornire locali privati mediante l’utilizzo di tubi di gomma.

“Premesso che durante la stagione estiva, anche a causa del costante aumento del flusso turistico nel territorio comunale, si verifica un incremento dei consumi idrici notevolmente superiore alle potenzialità delle sorgenti;


Considerato l’aumento delle temperature nella stagione estiva rende concreto il pericolo di una crisi idrica durante i prossimi mesi;

Ritenuto che un indiscriminato utilizzo della risorsa idrica comporterebbe un grave depauperamento degli acquiferi ed una non corretta ed uniforme distribuzione dell’acqua, risorsa preziosa ed esauribile;

Considerato che il comma 4 dell’art. 144 del D.Lgs 156/2006 e ss.mm.ii., ammette gli usi diversi del consumo umano nei limiti dei quali le risorse idriche siano sufficienti di non pregiudizio nella sua qualità per il consumo umano;

Visto  il vigente Statuto Comunale;

per i motivi sopra esposti e qui richiamati

Ordina:

il divieto di utilizzare l’acqua per usi diversi da quello stabilito nel relativio contratto di fornitura;
il divieto di utilizzare l’acqua potabile per il riempimento delle piscine;
il divieto di attingere acqua per irrigare orti, giardini, lavare strade, selciati e qualsiasi altro utilizzo non strettamente riconducibile all’uso personale;
il divieto di prelevare acqua da fontane pubbliche per usi non diretti ed immediati, per riempire cisterne o botti, per rifornire locali privati mediante l’utilizzo di tubi di gomma;
Il controllo sul rispetto della presente ordinanza sarà effettuato da pattuglie composte da vigili urbani con l’eventuale supporto di tecnici incaricati dal gestore del Servizio Idrico Integrato, che si avvarranno, se del caso, del supporto operativo di organi di Polizia. Le contravvenzioni alle disposizioni della presente ordinanza saranno perseguibili con sanzioni amministrative comprese tra 25,00 e 500,00 euro (art. bis del D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267 T.U.E.L.).
Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, sez. di Latina, nel termine di 60 gg dalla pubblicazione (legge 6 dicembre 1971, n.1034), oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 gg dalla pubblicazione (D.P.R: 24 novembre 1971, n.1199)”.