Coop Terracina, Fiuggi, Formia, Cisterna e Frosinone: denuncia da Uiltucs

In questi giorni Unicoop Tirreno ha ufficializzato su siti on-line di informazione locale il destino dei cinque punti vendita Coop/Lazio Sud che passeranno al franchising sotto la gestione degli imprenditori locali, la famiglia Spaziani e Olrlandi. Oltre a comunicare che a fronte del cambio gestione “Non sarà più possibile effettuare pagamenti della spesa con la carta socio Coop””.

IMG_2283Lo dichiara in una nota riepilogativa, e non priva di polemiche, la Uiltucs di Latina.


“Sempre nella comunicazione on-line dichiara che il negozio Coop di  Terracina e Fiuggi diventeranno di nuova gestione a partire dal 21 luglio, Frosinone il prossimo 4 agosto tutti in capo alla gestione Paolo Spaziani.

Per quanto riguarda i negozi Coop di Cisterna e Formia le date del passaggio sono 27 luglio e 11 agosto per Formia quando i due negozi che passeranno in gestione famiglia Orlandi Market srl. Nella comunicazione si sottolinea l’importanza del fitto di ramo di azienda che continuerà l’attività con il mantenimento dei prodotti Coop, le offerte e la tutela dell’occupazione, la rete dei negozi in franchising ricorda Coop che ha raggiunto 21 negozi, sottolinea il passaggio dei lavoratori, in ultimo ricorda che i dipendenti dei 5 negozi in eccedenza sono stati assorbiti nei negozi del Lazio e Campania.

Come Uiltucs Latina abbiamo riportato sopra la scrittura ON LINE che Unicoop Tirreno ha ufficializzato sui media locali, una situazione che ancora oggi viaggia solo a mezzo mail da parte di Unicoop Tirreno, senza giusta informazione ai dipendenti e sopratutto ai Soci Consumatori clienti che con un cartello di questi giorni comunica, come denunciavamo da tempo, che nel passaggio di gestione non si potrà più pagare la spesa con carta socio coop,

I Soci della Cooperativa  sono stati messi da parte, le loro firme e proteste insieme ai lavoratori non sono state prese in considerazione, i rappresentanti Comitato Soci  dei territori ed esattamente Terracina e Cisterna sono stati assenti alle tante richieste dei lavoratori e Soci clienti che chiedevano lumi sul loro futuro e su ciò che stava avvenendo. Oggi ancora assistiamo a un atteggiamento di Unicoop Tirreno unilaterale ed incomprensibile con i lavoratori, i soci i clienti, tutti ancora chiedono nei negozi cosa sta succedendo senza alcuna risposta chiara. I lavoratori disorientati ed allibiti dopo anni di sacrificio apprendono ON LINE i sviluppi e le date del subentro sulla nuova gestione e ancora attendono i responsabili Unicoop del territorio i quali avevano garantito e tranquillizzato che di qualsiasi cambio gestione avrebbero parlato con loro che collaborano da anni.

Tutto ciò non è avvenuto e apprendiamo ON LINE le scelte di Coop sul Basso Lazio.

Oggi abbiamo uno scenario creato da Unicoop devastante: da una parte i Soci Consumatori che, avendo una tessera sociale per alcuni servizi, non sono a conoscenza sull’utilizzo dei servizi, molti soci anche risparmiatori che presso i negozi hanno somme depositate e con una comunicazione di questi giorni gli viene detto che non potranno usufruire più del servizio, dall’altra parte un Unicoop Tirreno che da mesi cerca solo ed esclusivamente di cessare la sua attività in quei territori e portare a casa (in Toscana) l’accordo commerciale con gli imprenditori locali svuotando l’organico e sostenendo sempre ON LINE che il personale in esubero è stato ricollocato in Campania e Lazio sui loro negozi.

La verità non è proprio come sostiene Unicoop Tirreno: del confronto il dialogo con i lavoratori e lavoratrici non vi è traccia e i lavoratori trasferiti, come denunciato giorni fa all’Ispettorato di Latina, sono riconducibili a dirigenti di Coop e Presidente Soci Campania oltre a figli e cognati riscontrati e trasferiti da Cisterna. Non esiste un criterio, non esiste una logica come esposto nei vari enti preposti: da giorni UILTUCS continua a chiedere ulteriore confronto prima del subentro dei nuovi imprenditori che gestiranno il marchio Coop nei 5 negozi di Fiuggi, Terracina, Frosinone, Formia e Cisterna. Vogliamo chiarezze dai nuovi imprenditori: lo chiedono i soci veri clienti e non  i rappresentanti delle Sezioni Soci da sempre latitanti e come ricordiamo eletti dai soci dei punti vendita; lo chiedono i lavoratori e le lavoratrici da anni impiegati nei negozi che credevano in Coop oggi delusi ed amareggiati perché lasciati in balia di una gestione privata e non più, come sosteneva Unicoop Tirreno, attraverso la comunicazione e slogan dove si evidenziavano valori oggi sconosciuti a queste 150 famiglie dei 5 negozi. 

Stiamo assistendo come Uiltucs Latina ad un atteggiamento chiaro di Unicoop Tirreno, un piano ben preciso e commerciale della Cooperativa: abbandonare il territorio basso Lazio dove Unicoop Tirreno nei periodi brillanti ha tratto profitto e oggi, per incapacità gestionale ed organizzativa, lascia e fitta i negozi ad imprenditori locali calpestando i soci e lavoratori che da anni hanno sacrificato e pagato la tessera soci”