“Lo scorso 31 marzo, con un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al presidente del Consiglio regionale del Lazio, il nostro movimento, si erano rivolto al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e all’assessore Michele Civita per sapere “quali provvedimenti intendevano adottare al fine di far migliorare il servizio di navigazione da parte di Laziomar anche con particolare riferimento alla salvaguardia dei posti di lavoro all’interno della società”. Interrogativi nati dalle considerazioni, espresse dal Meetup cinque stelle di Ponza, “sulle continue variazioni subite dal servizio di trasporto (a causa anche di problemi tecnici) e sul rischio per i lavoratori di perdere posti di lavoro e diritti sindacali””.
A ricordarlo in una nota è il Meetup Cinque Stelle di Ponza così rispondendo all’assessore regionale Civita.
“L’assessore Michele Civita ha risposto che sono aumentate le corse, aumentati i passeggeri e rinnovate in meglio la qualità delle navi e i mezzi veloci per Ponza. Con queste risposte l’ente pubblico Regione Lazio dimostra senza ombra di dubbi che è più vicino alle posizioni degli imprenditori privati che dei cittadini e dei sindacati. Con queste risposte l’Assessore ha screditato tutte le proteste dei cittadini delle isole ponziane che per tutto il lungo inverno mettevano in luce alle autorità competenti gli enormi disservizi della compagnia Laziomar privata.
Il contratto di Servizio firmato in Regione prevedeva il rinnovo delle navi e degli aliscafi. Navi che dovevano essere adatte alle strutture portuali e non viceversa. E’ stata imposta forzatamente e per interesse assolutamente privato, il catamarano Don Francesco – rifiutato da tutti i comuni napoletani – e per farlo attraccare sull’isola contro la volontà degli isolani e contro problemi strutturali per l’attracco sicuro è stata approntata una passerella sia a Ponza che a Formia. Il Don Francesco non è un mezzo idoneo per l’isola di Ponza ma sia il sindaco Vigorelli sia l’assessore Civita continuano a difenderlo.
Ma c’è di più: mentre il sindaco Vigorelli, dopo le continue proteste e lagnanze dei Ponzesi – ammetteva l’inadeguatezza del monocarena Laura, l’assessore Civita continuava a difendere le prestazione di questo fallimentare mezzo nautico della Laziomar.
Signor Assessore ma questo non basta: gli isolani hanno assistito frastornati allo svuotamento delle proprietà della Laziomar – sono state vendute il Quirino, Aliman e il Monte Gargano e sostituite con affitti di mezzi proprietà degli stessi soci componenti la “cordata Laziomar” – senza che nessuna autorità regionale e Comunale avesse niente da eccepire. Tutto regolare? Assolutamente no, visti anche i risultati di queste sostituzioni: i nuovi mezzi si sono rivelati peggio dei vecchi!
Signor assessore Civita, questi mezzi di trasporto, che lei definisce “rinnovamento” – i ponzesi, ma anche i ventotenesi – li considerano un arretramento – rispetto a conquiste avvenute, negli anni addietro sulle isole per quanto riguarda i collegamenti marittimi.
Non avere corse sicure, con orari che cambiano, avere mezzi inadeguati agli scopi isolani, perdere la corsa delle 5,30 al mattino da Ponza per Formia sono tutti arretramenti di conquiste avvenute negli anni.
L’Assessore dati alla mano dice che sono aumentate le corse e il flusso dei passeggeri. Ponza d’inverno, con questi mezzi di trasporto Laziomar è rimasta isolata e mal servita. Per quanto riguarda i numeri sbandierati per gli aumentati flussi turistici – che aggiungono i passeggeri anche della tratta Terracina-Ponza che prima erano di esclusiva pertinenza della compagnia Snip e Snap ma ora tutta della Laziomar – dobbiamo far rilevare che questi aumenti di corse hanno prodotto un incremento del pendolarismo che crea molte criticità per l’isola. Quest’anno in modo particolare, c’è stato un’ impennata di presenze turistiche solo nei giorni per il ponte del 2 Giugno, un sabato successivo ma per gli altri 20 giorni di Giugno Ponza è stata praticamente deserta. Per cui questi aumentati flussi evidentemente sono utili solo per i profitti delle compagnie e non per fare turismo a Ponza.
E poi assessore Civita come la mettiamo con gli attacchi messi in campo dalla dirigenza Laziomar per interessi privati, a tutta una serie di conquiste sindacali dei marinai della Laziomar in generale e dei lavoratori del mare delle isole? Diritti che dovevano essere difesi perché fissati anche nel contratto di servizio. I marinai sono stati costretti a proclamare lo stato di agitazione – che si determinerà il prossimo 5 luglio con assemblee e forse anche con l’astensione dal lavoro dei marinai – cosa gravissima perché questi Privati vengono largamente sovvenzionati ancora dal pubblico, cioè dalla Regione Lazio.
Signor assessore Civita assolutamente non condividiamo le sue risposte, ci aspettavamo che lei comprendesse che i diritti dei cittadini e dei lavoratori, tutelati nei contratti pubblici, venissero prima degli interessi dei privati, ma dalle sue risposte non leggiamo questa sensibilità. Noi attivisti pentastellati continueremo la battaglia a fianco dei cittadini delle isole e dei marinai affinché vengano rispettati i diritti sacrosanti dei contribuenti e quelli sindacali“.