“Ancora non se ne fanno una ragione – esordisce il sindaco Giancarlo Cardillo rivolgendosi attraverso una nota alla cittadinanza e, soprattutto, all’opposizione consiliare – e anche le notizie diffuse sulla stampa questa mattina sono la dimostrazione dell’astio che nutrono verso di e me e verso il cambiamento che sto imponendo. Parlano di empasse dell’amministrazione e non si rendono conto che in pochi giorni stiamo dando un volto nuovo al paese.

Molte strade sono state ripulite dalle erbacce e dallo sporco, abbiamo ridato vita alla sorgente di Suio Forma con il coinvolgimento di persone e imprese, ripulito il Giardino Belvedere e offerto un po più di respiro agli esercizi pubblici e ai cittadini. Forse da fastidio che già si respira un’aria nuova e di partecipazione che si era persa negli ultimi anni. Sinceramente prevedevo queste reazioni scomposte ma non volevo crederci ed invece, purtroppo, vedo confermati i miei sospetti.
Stavo dimenticando che alla minoranza non è piaciuta nemmeno la disponibilità della Comunità montana nei confronti del nostro comune. Peccato, peccato davvero che abbiano perso l’occasione di evitare proteste che poi sono contro Castelforte, altro che “bene del paese” del quale ci si riempie la bocca. Ma non voglio fare inutili polemiche. Voglio, invece, continuate a lavorare ed impegnarmi per la mia Città e i miei concittadini. Per quanto riguarda le deleghe desidero dare assicurazione che saranno conferite e rese note prima del prossimo Consiglio. Sto valutando le risorse disponibili e le comunicherò come annunciato, rispettando il principio di rinnovamento. Infine sottolineo che la parola incoerenza non mi appartiene e non fa parte del mio curriculum vitae e che pertanto farò tutto ciò che devo nel rispetto del programma amministrativo. Un programma serio, equilibrato, coerente e compatibile con le risorse del Comune”.

Alle parole del sindaco Cardillo si aggiungono quelle del capogruppo di maggioranza Giuseppe Rosato il quale torna sulle questioni ASL e della consegna della posta rimettendo in evidenza che sono due questioni antiche: “Quella della ASL, infatti – dice Rosato – era nota da tempo e abbiamo acquisito idonea documentazione che lo dimostra e quella delle poste ancora di più. Forse anche su queste due questioni le minoranze avrebbero fatto bene a tacere. Sta di fatto che l’intervento della minoranza su questi temi come su quello dell’acqua rientra in un certo vezzo di antica memoria che tenta di far ricadere su altri responsabilità proprie. E sia per le poste che per la ASL, come gruppo di maggioranza, quindi, continuiamo sulla nostra strada con coerenza e con attenzione al vero bene della collettività che è quello di avere servizi di qualità senza inseguire politiche demagogiche e populiste. Cambiare, a mio avviso –conclude Rosato -, significa avere responsabilità e moderazione nella gestione delle risorse lottando con tutte le forze e il coraggio che abbiamo senza rancori e ricatti”.