Cristian Canò arrestato alla facoltà di ingegneria, nel 2012 uccise il padre

La sede della facoltà di ingegneria a Latina

Quando era stato giudicato in appello vi era stato un errore nel calcolo della pena e ha così ottenuto un ulteriore sconto di sei mesi, ma la condanna per l’omicidio del padre se l’è vista confermare e, a distanza di tre anni e mezzo dai fatti, Cristian Canò è ora finito in carcere. La Cassazione ha portato appunto a sette anni e mezzo la pena al giovane di Cisterna, rendendola a quel punto definitiva. E il parricida è stato prelevato dalla Polizia presso la facoltà di ingegneria di Latina, dove si era iscritto, e condotto dietro le sbarre.

Christian Canò
Cristian Canò

Aveva soltanto 18 anni Canò quando, il 21 dicembre 2012, sulla spiaggia di Capoportiere, al culmine di un litigio con il padre Gennaro, uccise il genitore, colpendolo alla testa con una tavola di legno trovata sull’arenile.


Gennaro Canò
Gennaro Canò

Riuscì subito a ottenere i domiciliari e, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione dal giudice Laura Matilde Campoli, l’imputato ottenne in appello la riduzione della pena a 8 anni, che la Suprema Corte ha ora portato a sette e mezzo. I difensori del ragazzo, gli avvocati Angelo e Oreste Palmieri, hanno provato a battere sui tasti della provocazione e della legittima difesa, ma l’accusa di omicidio volontario ha retto.