Biogas, il Tar dà il via libera alla centrale di Borgo Piave

Via libera alla centrale biogas di Borgo Piave. Il Tar ha annullato, bollandoli come illegittimi, i provvedimenti con cui il Comune di Latina non aveva accettato la polizza fideiussoria presentata dalla Agri Power Plus, società che gestisce l’impianto, e la Provincia aveva sospeso all’azienda l’autorizzazione a produrre energia elettrica.

Agri Power Plus ha realizzato, lungo la provinciale Borgo Piave-Acciarella, una centrale biogas. Inizialmente, a garanzia del ripristino dello stato dei luoghi una volta smantellato l’impianto, l’azienda aveva presentato una polizza fideiussoria emessa dalla Prodige scpa, che poi però verrà sottoposta a procedura fallimentare e cancellata dall’elenco degli intermediari finanziari. La società, di cui è legale rappresentante Lamberto Gravina, ha così presentato una nuova polizza, valida fino al 2027, garantendo una copertura di 400mila euro. Tale polizza, emessa dalla Gable Insurance AG, sulla scorta di un parere dell’avvocatura comunale, non è stata però accettata dall’ente di piazza del Popolo, sostenendo che per “esperienza ventennale” è più difficile escutere polizze emesse da soggetti diversi dalle banche e chiedendo così che a garantire la Agri fosse un istituto bancario italiano. Sulla scorta di tale diniego la Provincia di Latina ha quindi sospeso l’autorizzazione alla società, impedendole di ritirare altre biomasse e fermando così la produzione di energia elettrica.


Agri Power Plus ha fatto ricorso e il Tar di Latina, dopo aver sospeso quei provvedimenti, li ha ora annullati. I giudici amministrativi hanno ritenuto che la polizza fosse in regola, che non è come ha fatto il Comune né far fuori quelle di altri paesi europei. Fumata bianca dunque per la centrale e i due enti locali condannati anche a pagare 4mila euro di spese legali all’azienda del biogas.