Minturno, l’Ismef precisa sul “Commissario a ‘vocazione mediatica’”

Accesso alla Sala Baronale

“Siamo interdetti per la condotta del Commissario. Posso anticipare che non si esiterà a segnalare il comportamento al Ministro per ogni opportuna valutazione e conseguenza”. Inizia così la risposta del Presidente dell’ISMEF all’intervista del commissario Bruno Strati contenuta in articolo recentemente pubblicato sulla stampa locale.

Bruno Strati
Bruno Strati

“Credevamo che, dopo le puntualizzazioni depositategli al protocollo il 15 aprile 2016, la ‘vocazione mediatica’ del Dr. Strati fosse cessata. Eravamo convinti che la possibilità di esporre i cittadini di Minturno ad una richiesta di risarcimento all’ISMEF di quasi 11 milioni di euro per omissioni burocratiche comunali, evidenziategli ad aprile e per le quali nulla ha ritenuto di fare, fosse stata oggetto di obbiettiva valutazione da parte del vice prefetto Strati, invece sembra proprio di no. Ed il tenore delle dichiarazioni rendono indispensabili alcune precisazioni.


Con riferimento all’area ex Sieci rammentiamo al Vice Prefetto che l’unico responsabile dello stato di degrado è il Comune di Minturno poiché l’area in questione è nel pieno ed esclusivo possesso del Comune dal 4 giugno 2014 come da verbale sottoscritto dal Responsabile Unico del Procedimento. A partire da tale data le cause del degrado sono esclusivamente imputabili al Comune da Egli amministrato quale plenipotenziario ex lege. Pertanto l’unico responsabile delle condizioni dell’area è il Comune che, non solo non ha consentito la realizzazione del progetto a causa di ritardi ed omissioni burocratiche ma, cosa ancor più grave, ha ritenuto di restare contumace nel giudizio nel quale l’ISMEF ha contestato all’impresa la regolarità dell’esecuzione dei lavori.

Sala Baronale
Sala Baronale

In ordine alla situazione di abbandono del Castello Baronale siamo costernati dal fatto che il Vice Prefetto rende dichiarazioni senza essersi recato presso l’immobile in occasione della riconsegna dei locali da Egli stesso richiesti. Va precisato che dallo scorso 7 aprile 2016 la sala baronale e gli altri locali richiesti sono stati riconsegnati al Comune e da tale data versano nell’incuria più totale e sono diventati il regno di volatili ed animali i cui escrementi ne costituiscono l’arredamento primario.

È opportuno precisare che nel corso degli anni l’ISMEF ha eseguito lavori che hanno reso il Castello finalmente decoroso, ove ha tenuto corsi con centinaia di studenti e docenti con ciò portando un incremento all’economia locale. Sempre con riguardo allo stato dei locali ed in ragione del particolare interesse manifestato dal Commissario Prefettizio, l’ISMEF è ancora in attesa di conoscere se egli ha provveduto a richiedere i danni arrecati alla sala baronale dagli organizzatori dell’evento “Visioni Corte” interessando le autorità competenti dei “Beni Culturali”.

Evidenziamo, infine, che contrariamente al pensiero del commissario Strati, i cittadini di Minturno hanno visto riqualificato e ristrutturato un bene che da decenni versava in stato di totale abbandono e che l’operato dell’ISMEF ha arrecato vantaggi economici alla collettività tutta. Ciò posto, dopo mesi di inspiegabile ostracismo, ci auguriamo di instaurare un proficuo e sereno dialogo con chi rappresenterà politicamente l’Amministrazione Comunale di Minturno sin da lunedì prossimo”.