Area cani sul lungomare, insorge il PD di Sabaudia

“E’ da qualche giorno che fa bella mostra sulla vetrina della Pro loco di Sabaudia, la locandina del comune che annuncia che dal 25 giugno sarà attiva la ormai celeberrima “bau beach” gestita da un’associazione di volontariato locale. Lodevole iniziativa, se non fosse per ben due ordini di motivi che noi del PD di Sabaudia vorremmo segnalare scevri da ogni tentazione polemica ma con il solo spirito di migliorare le cose”.

A dichiararlo è il segretario del PD di Sabaudia, Pietro Piroli.


Punto primo. Forse è sfuggito al commissario che ormai siamo al terzo anno di sperimentazione di questa attività che ripetiamo, è sotto tutti i punti di vista condivisibile, ma riteniamo sia giunto il momento di renderla definitiva magari con la pubblicazione di un bando di gara per l’affidamento per n. anni al soggetto che farà la migliore offerta evitando così l’ennesimo affidamento ad personam. Punto secondo. La locazione della “bau beach” a ridosso di uno dei punti di maggior accesso alla spiaggia di tutto il lungomare ha suscitato negli anni passati alcune proteste da parte dei fruitori, specialmente da quelli dei camping limitrofi, niente di irreparabile, basta individuare tramite il Piano di Utilizzo degli Arenili un’area più idonea e magari più centrale, quindi facilmente raggiungibile per i nostri amici a quattro zampe. A fronte di tutto ciò è comunque doveroso da parte nostra segnalare al commissario prefettizio dott. Quarto che Sabaudia è priva di quella che comunemente viene chiamata “area attrezzata per sgambatura cani” e che molte amministrazioni virtuose in Italia hanno da tempo realizzato nei propri comuni e che fa parte di uno dei punti qualificanti e fondamentali del programma elettorale del PD di Sabaudia per le prossime amministrative, che oltretutto avrebbe individuato in piazza Roma la location ideale propedeutica per un piano di riqualificazione di quella piazza da troppo tempo dimenticata. Non per niente Ghandi sosteneva che il grado di civiltà di un popolo si misura da come tratta i propri animali”.