Dispersi sul Redentore, il Cai replica agli escursionisti: “Non esiste quel sentiero, fate autocritica e informatevi”

Drago 54, in un'immagine di repertorio

Innanzitutto porgo il mio personale rammarico rispetto all’incidente cui è andato incontro il gruppo scout e conseguente gioia per il lieto fine della vicenda. Non posso però esimermi dal fare alcune precisazioni in merito alle gravi e diffamanti affermazioni fatte dal capo scout rispetto alle motivazioni che, a suo dire, hanno portato all’incidente.

Bisogna innanzitutto partire dal presupposto che non esiste alcun sentiero segnato ed accatastato dal Club Alpino Italiano (CAI) che abbia come destinazione la Località Santa Maria la Noce. Quindi non so quale sentiero abbia seguito il gruppo scout e segnato da chi. Tutti i sentieri CAI presenti sui Monti Aurunci, sono, come di consueto, riportati in una carta escursionistica; nello specifico la “Carta dei Sentieri del Parco Naturale dei Monti Aurunci” – Edizioni Il Lupo. Come riportato nella carta, l’unico sentiero CAI presente nella zona di interesse è il n. 954 che partendo da Formia (loc. Acerbara) arriva a Monte Tuonaco passando per Monte S. Maria e Piano Terruto (NON passa per Santa Maria la Noce). Il sentiero in oggetto ufficialmente dichiarato di difficoltà EE (Escursionisti Esperti!!), è stato manutenuto e risegnato dalla Sezione CAI di Esperia ad ottobre 2013 nell’ambito di un progetto promosso dal Parco Naturale dei Monti Aurunci e svolto in collaborazione con il CAI.


Questo sentiero è stato recentemente (08 maggio 2016) percorso durante la manifestazione “La Transumanza di Primavera” durante la quale non sono state segnalate criticità di sorta.

Rinnovando il dispiacere per l’accaduto, suggerisco ai capi scout che avevano la responsabilità del gruppo, di provare a fare un minimo di autocritica ed invece di attaccare il lavoro svolto con passione e dedizione dai volontari del CAI, provare a cercare le reali cause dell’incidente così da evitare di commettere gli stessi errori (se ce ne sono stati) in futuro.

Alla base di una qualunque attività escursionistica in montagna c’è la programmazione dell’escursione, fase atta ad acquisire le informazioni aggiornate sul percorso che si vuole percorrere, sullo stato della rete sentieristica, sulle condizioni meteo, etc. consultando guide, carte e chiedendo a persone esperte (ad esempio alla sezione CAI più vicina).

Ad esempio, consultando la “Carta dei Sentieri del Parco Naturale dei Monti Aurunci” sarebbe stato possibile vedere che non esiste alcun sentiero con destinazione Santa Maria La Noce (almeno non un sentiero CAI che garantisce la qualità della segnatura e dello stato di manutenzione del sentiero). Oppure sarebbe stato possibile informarsi sulle reali difficoltà del sentiero, EE nel caso del 954 (tutt’altro che “livello facile”).

Bisogna avere poi le capacità di capire quando è il momento di rinunciare a causa di condizioni meteo in peggioramento o per difficoltà sopraggiunte di qualunque natura, prima di arrivare alle condizioni di dover chiamare i soccorsi (questo significa agire coscienziosamente).

Auspicando una lettera di rettifica delle affermazioni infamanti pubblicate porgo i miei più cordiali saluti.