
Massimiliano Placidi, 48enne di Cori, è finito in manette lunedì scorso. Dalle indagini svolte dai carabinieri di Cori, l’indagato avrebbe bloccato su via della Repubblica, dove vive, un gruppo di ragazzini appena usciti dalla vicina scuola media “Ambrogio Massari” e avrebbe iniziato a importunarli, palpeggiando uno studente non ancora 14enne. Quest’ultimo sarebbe scappato urlando e avrebbe subito raccontato tutto alla mamma, che lo aspettava in auto nella zona, per accompagnarlo a casa.

Appena il tempo di arrivare a piazza Signina e la presunta vittima e la madre avrebbero visto Placidi, detto “Citozza”, prendere da dietro un compagno di scuola del 14enne, un ragazzino di nazionalità romena, di 15 anni, e afferrarlo per le parti intime. A quel punto, dato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri che, raccolte le testimonianze e ritenendo che vi fosse la flagranza di reato, ottenuto il via libera dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, hanno arrestato Placidi e lo hanno condotto in carcere.
Un incubo che è tornato a ripetersi a distanza di 19 anni per “Citozza”. Nel 1997, quando in via della Fortuna vennero massacrati a coltellate i due fidanzati Patrizio Bovi ed Elisa Marafini, Placidi fu infatti ben presto il principale sospettato, venne arrestato, salvo poi essere scarcerato e assolto da ogni accusa.

Assistito dagli avvocati Domenico e Manuela Bianchi, “Citozza” è stato così interrogato dal gip Campoli e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha concesso al 48enne i domiciliari, come chiesto dalla stessa difesa. Una decisione motivata in poco più di due pagine di ordinanza di custodia cautelare. Per il gip Campoli a carico dell’indagato sussistono i gravi indizi di colpevolezza sulla violenza sessuale continuata su minore, ma il carcere è la misura che viene data soltanto quando non è possibile disporne una alternativa. E per il giudice, non ravvisando il rischio che “Citozza”, che vive a Cori insieme alla madre, possa non rispettare la misura dei domiciliari, ha ritenuto tale misura sufficiente.