Droga tra Ciociaria e Basso Lazio, si chiude il processo contro il clan Rom dei De Silvia

Le indagini della Guardia di Finanza avevano individuato ruolo ed acquirenti, tanto che le richieste di condanna della DDA di Roma erano state pesantissime: Ventuno anni di reclusione per il capo, Angelo De Silvia. Quattordici anni per il figlio Antonio, nove anni di reclusione per gli altri membri della famiglia, Ferdinando, Elvis e Liana Spada, mentre sette anni per Acatrinei Loredana, all’epoca compagna di Antonio De Silvia.

La sentenza ha però stravolto le richieste e ridimensionato i fatti. Il Collegio del Tribunale di Frosinone ha assolto il Capo Promotore Antonio De Silvia, difeso dall’avvocato Cardillo Cupo, dal reato di Associazione per delinquere finalizzata allo spaccio, ha dimezzato la pena all’altro figlio ritenuto al vertice del Clan, Antonio De Silvia, anch’egli difeso dal penalista Formiano, condannandolo a 7 anni da reclusione.


Ha inoltre condannato Ferdinando De Silvia e la moglie, difesi dall’avvocato Raffaele Majetta, ad anni 6 di reclusione; Il giovane figlio Elvis De Silvia ad anni 2 mesi 6, difeso dall’avvocato Simonetta Galantucci ed Acatrinei Loredana ad un anno e sei mesi. Unico ad essere stato assolto dall’Associazione è stato paradossalmente il capo, mentre per tutti gli altri è stata riconosciuta l’ipotesi lieve dell’Associazione a delinquere.