Il funzionario è stato indagato per i reati previsti dagli artt. 353 bis c.p. (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente), 479 c.p. (falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici), 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) e 323 c.p. (abuso d’ufficio).
La Procura, tenuto conto della gravità della condotte riscontrate, ha delegato altre attività ai Finanzieri della Brigata di Ventotene per meglio valutare il possibile coinvolgimento di altri funzionari e/o dipendenti pubblici nonché di privati imprenditori, richiedendo di far luce anche su altre gare al fine di verificare il corretto impiego delle pubbliche risorse che dovrebbero generare, se correttamente utilizzate, opportunità di investimenti per il tessuto imprenditoriale privato ed accrescere il livello di lecita concorrenza tra le aziende.