Legambiente Lazio, al fianco del Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano” attivo da subito in merito, annuncia l’azione legale “ad adiuvandum” in sostegno delle amministrazioni locali che stanno ricorrendo al TAR contro i progetti di Mitilicoltura, autorizzati dalla Det. Reg. 21/03/2016, n.G02621.

L’autorizzazione riguarda l’iniziale sperimentazione e successiva classificazione delle acque (come da adempimenti sanitari previsti dal Regolamento CE n. 854 del 29.04.2004 e s.m.i) sull’estensione di 500 mila MQ e non su una area limitata, con il concreto rischio futuro di creare allevamenti di mitili bivalve a largo di Terracina e San Felice proprio a ridosso del SIC (Sito di Interesse Comunitario) marino più esteso del Lazio (3740 ettari, 15 km di lunghezza) denominato IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina”. Nei fondali del SIC sono presenti 2450 ettari di Posidonia oceanica, 16 di habitat con Cymodocea nodosa e 3,5 di coralligeno. Proprio a protezione di tale ricchezza ecosisistemica la Regione, con Del. Reg. 604 del 3/11/2015 (non citata nella determina autorizzativa) aveva giustamente ampliato di 360 ettari la perimetrazione del sito protetto. L’autorizzazione mette ora a rischio questa imponente naturalità non tenendo conto del parere contrario del Comune di Terracina (Delibera del 5 marzo 2015) e di Agenda 21 locale (parere del 22 aprile 2015), e non è supportata da un completo studio di impatto ambientale sul SIC, per sua natura una realtà dinamica in continua evoluzione.
A PAGINA 2 IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI LEGAMBIENTE LAZIO E I TEMPI PER IL RICORSO AL TAR