“I Cittadini contro le mafie e la corruzione”, a Sezze gli studenti incontrano il padre di Serena Mollicone

Si terrà il prossimo 10 maggio 2016, dalle ore 09,30, presso l’aula magna dell’Istituto scolastico secondario Pacifici e De Magistris di Sezze, un incontro-dibattito tra gli studenti e Guglielmo Mollicone, padre di Serena, la ragazza di Arce assassinata per aver voluto difendere i suoi coetani dagli spacciatori di sostanze stupefacenti.

All’incontro, organizzato dall’associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”, parteciperà, oltre al papà di Serena, il giornalista Antimo Lello Turri, legale del comitato tecnico-scientifico a sostegno dei familiari delle vittime dei reati violenti per la nostra associazione.


Serena Mollicone
Serena Mollicone

Serena Mollicone, 18 anni, scompare da Arce, in provincia di Frosinone, il 1 giugno del 2001. Sono le 7.30 del mattino, Serena esce di casa e va a prendere un autobus: quel giorno non deve andare a scuola, ma all’ospedale di Isola del Liri per fare un’ortopanoramica. Terminata la visita, intorno alle 9.30, di lei si perdono le tracce. Qualcuno la vede nei pressi della stazione ferroviaria di Isola del Liri mentre acquista delle pizzette all’interno di una panetteria, ma nessuno è in grado di fornire elementi certi per ricostruire i suoi spostamenti. La sera il padre Guglielmo, non vedendola rientrare, dà l’allarme.

Il 3 giugno due volontari della Protezione Civile trovano il cadavere di Serena nel bosco di Anitrella. Il corpo giace supino, ha la braccia dietro la schiena e gambe e polsi legati insieme con nastro adesivo e filo spinato. La testa è avvolta in una busta di plastica fissata al collo della ragazza con del nastro adesivo. Il cadavere è legato a un arbusto con del filo di ferro. A qualche metro di distanza c’è la tesina alla quale Serena stava lavorando, ma lo zainetto che la ragazza aveva con sé non verrà mai ritrovato. L’autopsia stabilirà che Serena è morta per asfissia meccanica: una morte atroce, un’agonia durata parecchie ore. Inoltre a Serena prima di morire è stato inferto un violento colpo al sopracciglio sinistro con un bastone o una paletta di ferro, che le ha provocato una frattura e un’emorragia. Ma l’aggressione, molto probabilmente, è avvenuta in un posto diverso dal boschetto dove poi l’assassino si è sbarazzato del cadavere.

Ad Oggi grazie all’impegno del padre di Serena, Guglielmo, referente della nostra Associazione ad Arce e di altri volontari e professionisti anche de “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” si continua ad indagare per raggiungere la verità e la giustizia per Serena.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/10/13/serena-mollicone-ex-commissario-turri-no-allarchiviazione-indagini-e-stata-uccisa-da-sistema-mafioso/425940/