Furti ed ammanchi tra le tombe, è bagarre: al cimitero di Fondi una presunta ladra rischia il linciaggio. Un episodio avvenuto nella mattinata di sabato, e che ha fatto tornare in auge le razzie denunciate a più riprese nel corso dei mesi da diversi parenti dei defunti ospiti del camposanto sulla provinciale per Lenola. Che la tensione tra i loculi fosse alta, era cosa risaputa. Le ripetute di sparizioni di oggetti in rame, fiori, piante ricordi tra i più svariati, del resto, ultimamente aveva portato anche alla comparsa di messaggi molto indicativi, da quelle parti: “Chi non ha rispetto per i morti – recitava uno degli ‘ultimatum’ posti sui marmi delle lapidi – non ne ha neanche per i vivi e non lo merita! Quando piangerete i vostri figli capirete il valore di quello che avete rubato. Sperate solo che non vi trovi”.
Atmosfera pesante, che ieri come anticipato ha portato a lunghi momenti di tensione. Cos’era successo? Alcune donne che erano tra i vialoni del cimitero per far visita ai propri cari, avrebbero notato un’altra signora gironzolare con fare sospetto e una grossa borsa. Colma, come si è scoperto poco dopo, di piantine ornamentali. L’ennesimo furto tra le tombe? Sì, secondo le utenti che si erano allertate. Momenti concitati, tra l’uscita del camposanto e il parcheggio antistante. C’è chi giura che sia anche volato qualche colpo proibito, ben assestato. Di sicuro ci sono state urla, con tanto di un mezzo inseguimento. Alla fine il borsone “incriminato” è rimasto sul posto, in terra con tutto il suo contenuto, mentre la donna additata come ladra si è allontanata repentinamente a bordo di un’utilitaria.
Un fatto che per adesso non ha portato ad alcuna denuncia-querela, da nessuna delle varie parti, ma che aiuta benissimo a restituire l’esasperazione di molti dei frequentatori del cimitero fondano toccati dai “ladri d’affetto”.