“Il business degli immigrati braccianti in Provincia”, l’allarme di Forza Nuova

La questione, oltre gli effetti già riscontrati, ha prodotto poi successivamente momenti di tensione e violenza quando i braccianti licenziati dai datori di lavoro che non hanno voluto accettare le pretese dei primi hanno teso un vero e proprio agguato ai lavoratori assunti al loro posto minacciandoli verbalmente e fisicamente ed anche attimi di disordine pubblico con risse a via Roma tra indiani sostenitori dello sciopero e quelli che invece non hanno voluto aderirvi.
Interessante, poi, il volantino distribuito da anonimi e stampato in migliaia di copie e distribuito in tutta la Provincia che denunciava che “Il traffico di indiani è gestito da poche persone come D., pochi sanno che possiede sette negozi  a Sabaudia e gestisce un traffico di soldi impensabile. Ha fatto venire in Italia 1000 indiani ai quali ha chiesto 3mila euro ciascuno oltre ad un euro per ogni giorno di lavoro. In accordo con Omizzolo e Cgil, in pochi giorni hanno fatto tesserare 3mila indiani al sindacato per un costo di 80 euro ciascuno. Così si crea una bella cupola mafiosa dove guardia e ladro si trovano a cibarsi nello stesso piatto, la pietanza? Il denaro” come degna di nota è stata la reazione di una della persone tirate in ballo, Marco Omizzolo, presidente dell’associazione InMigrazione, che ha dichiarato che presenterà «una denuncia contro ignoti” poichè ” il fatto che la nota sia anonima sottende faziosità e debolezza ” e di non aver mai chiesto le tessere che comunque egli considera “uno strumento democratico”.
Forza Nuova è convinta che ormai esistano elementi che permetteranno alla magistratura di scoprire la verità e rivelare quali siano gli eventuali intrecci tra sindacati e l’immigrazione di indiani nella provincia di Latina e altrove, ed è convinta anche che, in questa storiaccia, qualcuno merita di finire in galera legato mani e piedi. E’ chiaro come il sole che ormai la massiccia presenza di indiani e simili tra noi costituisca una polveriera che potrebbe esplodere in maniera fragorosa, perché è chiaro che abbiamo a che fare con gente abituata a modi criminali (ma, visto anche la condotta del loro governo che ha sequestrato due soldati italiani, non c’è da meravigliarsi).
La situazione, però, non va letta soltanto in chiave critica ma deve essere interpretata in maniera costruttiva, e per questo Forza Nuova ha pronto un piano d’intervento per l’economia agricola con una serie di punti a breve e lungo termine, per esempio: Educando la gioventù ad un graduale “ritorno alla terra” ed ai valori di una sana alimentazione, attraverso il primo insegnamento scolastico e l’istituzione di nuovi Istituti agrari, concepiti come vere e proprie fucine di lavoro;
Avviando le giovani coppie sposate e senza lavoro concretamente a questo “ritorno al reale” mediante incentivi economici e fiscali e con l’assegnazione privilegiata di tutti i terreni demaniali, e/o di proprietà della Chiesa, inutilizzati e di quelli abbandonati ed incolti, per incuria o per intenti speculativi (che saranno forniti, a cura dello Stato, delle strutture e degli strumenti necessari non solo alla semplice coltivazione, ma alla ricostruzione di veri e propri poderi e borghi rurali, completi di tutto ciò che serve alla vita familiare e sociale, dalle cascine, presso i fondi, alle botteghe, dall’ufficio postale e le chiese nei borghi, alle vie di collegamento);
Introducendo la preferenza nazionale nell’assunzione della manodopera; creando accordi di filiera e di collaborazione, tra aziende del comparto agricolo e strutture commerciali, a maggior tutela dei reciproci interessi e di quello nazionale; Mettendo al bando di ogni forma di OGM e l’abrogazione di ogni normativa che li autorizzi o li tolleri, il sostegno alla cultura della biodiversità organica e biologica; dunque, sradicando il circolo vizioso stranieri – furbetti – sindacati – politica che sta di fatto minando il futuro dell’agricoltura pontina stessa. Forza Nuova rilancia, dunque, la sua ricetta politica ed economica per ovviare ai danni fatti e ridare al popolo italiano una dignità ed un benessere che le sono dovuti costituzionalmente, alla faccia delle solite entità sinistroidi che decantano l’uguaglianza ma poi pensano solo a riempirsi la panza.