Processo Don’t Touch a Latina, chiesti 55 anni di reclusione per 9 imputati

Cinquantaquattro anni e mezzo di reclusione. Questo il totale delle condanne chieste per nove imputati nel processo Don’t Touch dai pubblici ministeri Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro.

Secondo gli inquirenti, a Latina era stata costituita un’associazione per delinquere, dedita alle estorsioni, all’usura e allo spaccio di droga, che reinvestiva il denaro in una serie di beni, ricorrendo a intestazioni fittizie. Un’organizzazione criminale che, sempre per l’accusa, sarebbe stata capeggiata da Costantino Cha Cha Di Silvio. Dopo la decisione della Procura di procedere con giudizio immediato, nove imputati hanno deciso di farsi processare con rito abbreviato, dunque allo stato degli atti, al fine di ottenere, in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena.


I pm hanno così chiesto condanne a 12 anni di reclusione per Angelo Travali, a 10 anni per Salvatore Travali, a  8 anni per Giuseppe Travali e a 7 anni per Francesco Viola, considerati gli elementi di spicco della cosiddetta ala militare dell’associazione per delinquere. Chiesti poi 5 anni per Antonio Giovannelli, 4 anni per Antonio Neroni, 2 anni e 2 mesi per Francesco Falco, 3 anni e 4 mesi per Carlo Ninnolino, investigatore della Mobile che lavorava in questura a Latina, considerato la “talpa” dell’organizzazione, e 3 anni per Cristian Battello.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Matilde Campoli, ha poi rinviato l’udienza a giovedì prossimo, per le arringhe delle difese e la sentenza.

Respinta infine la richiesta di abbreviato condizionato avanzata da altri tre imputati: Fabrizio Marchetto, Dario Gabrielli e Angelo Morelli, che verranno così processati dal Tribunale di Latina, insieme ad altri nove imputati. Un processo ripreso oggi e a cui verranno uniti i tre il prossimo 13 maggio.