I braccianti stranieri della Piana scioperano

Parte dei braccianti nel tempio Sikh di Fondi (foto Giovanni Saviano)

La forza lavoro alza la testa contro lo sfruttamento: i braccianti stranieri della Piana hanno incrociato… le braccia. Uno sciopero messo in atto nella giornata di lunedì, dalla prima mattinata, e che ha visto aderire centinaia di persone disseminate tra Fondi, Sperlonga, Monte San Biagio e Terracina. In massima parte cittadini indiani (“oltre 500”, secondo le stime della Flai-Cgil), molti di nazionalità pakistana, qualche albanese. Regolarmente tra serre e filari, e quindi astenuti, i braccianti rappresentanti della comunità nordafricana, tra le prime, negli anni Novanta, a trovare un impiego nelle campagne della zona, lentamente abbandonate dagli “autoctoni”.

9369A fare da sfondo allo sciopero, in mancanza di una specifica autorizzazione per manifestare in strada, l’immediata periferia fondana, via Capocroce, dove ha sede il “tempio” che fa da riferimento alla sterminata comunità di religione Sikh stanziata in quella parte della provincia pontina. Per buona parte sono convenuti lì, in sella a una miriade di biciclette, i partecipanti all’iniziativa.


Presa di posizione che dovrebbe precedere un nuovo appuntamento-fiume – questa volta itinerante – da tenersi prossimamente, sempre alle stesse latitudini. E che segue la manifestazione tenutasi lo scorso 18 aprile a Latina, evento che, sotto la bandiera della Cgil, sindacato che ha seguito da vicino anche lo sciopero nella Piana, aveva visto protagonisti oltre 2mila braccianti indiani.

“Dopo lo sciopero del 18 aprile – ha affermato a margine dello sciopero di ieri Giuseppe Cappucci, segretario generale della Flai-Cgil di Roma e del Lazio – abbiamo chiesto tavoli istituzionali con le associazioni di categoria, incontri che solleciteremo anche direttamente con le imprese agricole del territorio per richiedere l’applicazione dei salari contrattuali e il rispetto dei diritti. In assenza di risposte concrete, siamo pronti a una manifestazione di piazza”.