Formia, associazione Terraurunca denuncia: “La Garitta Borobonica sta crollando”

Tutto partì nel 2013 quando costatando il pessimo stato di conservazione della garitta borbonica posta a guardia della Villa Reale di Caposele (già Villa di Cicerone), a Formia lanciammo come Associazione Terraurunca forte il nostro grido di allarme. Ci occupammo molto della cosa, partendo dalla garitta borbonica e ampliando il discorso a tutta la Villa Caposele.

Creammo un gruppo (poi confluito in Terraurunca) seguitissimo su facebook, organizzammo una visita all’interno della Villa (https://youtu.be/ScYzKyDWq-8) e non ci fermammo qui.


Profittando delle elezioni scrivemmo una lettera aperta ai candidati sindaci cercando di far inserire nelle loro agende il problema mai risolto della custodia in mani private dell’inestimabile tesoro archeologico, già Villa dei Duchi di Marzano, dei Principi Ligny di Caposele e dei Borbone delle Due Sicilie. Abbiamo coinvolto nel tempo troup di quotidiani nazionali, scritto in seguito lettere di proteste (coinvolgendo in una rete di proteste centinaia di cittadini) al ministero, alla sovraintendenza ed al Comune di Formia.

Da allora sono passati tre anni, sono nati gruppi che si occupano a diverso titolo di questo problema su facebook (La villa “detta” di Cicerone a Formia, Comitato Villa di Cicerone, Formia e la sua storia). Il Fai unitamente a questi gruppi ha votato come “luogo del cuore”, prima nella Regione Lazio.

Nonostante il tema interessi e coinvolga tutta la popolazione del Golfo di Gaeta, e nonostante queste e tante altre iniziative promosse da tante associazioni la Villa Caposele è ancora chiusa ed è ancora in mani private, nonostante le segnalazioni incessanti la garitta borbonica sta praticamente crollando. Nonostante una legge dello stato che imponga a chi in proprietà privata custodisce beni archeologici di renderla fruibile a chi manifesti l’intenzione di visitarla non c’è modo di visitare quella che fu la Villa di Cicerone.

L’associazione Terraurunca ha scritto una lettera di segnalazione e protesta direttamente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro dei Beni e le Attività Culturali, alla Direzione Generale dell’Archeologia nazionale, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, al Comando nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, al Sindaco ed alla Sopraintendente competente per Formia affinché intervengano tempestivamente per salvare in primis la garitta borbonica, vera e propria emergenza storica. La stessa è l’unica testimonianza archeologica del passaggio del bene a Villa Reale. Se la Villa seicentesca testimonia il passaggio dei Duchi di Marzano e dei Principi di Caposele, se le antichità romane ci parlano di Cicerone, la garitta ci racconta del passaggio dei Borbone di Napoli. Fu costruita, infatti, proprio per sorvegliare la Villa durante il soggiorno del Re Ferdinando II di Borbone.

Chiediamo alle stesse autorità che intervengano per rendere fruibile la Villa di Cicerone per visite secondo quanto prevede la legge.

Questa estate in seno al FeLL – Festival della Letteraura Locale verrà organizzato a Formia un grande incontro / convegno che coinvolgerà studiosi, appassionati, ricercatori per parlare ancora una volta di questa meravigliosa perla archeologica cittadina.