Bracconaggio a Palmarola: arrestato un cacciatore

O
Pettirossi, codirossi, balie nere, pispole, verdoni, verzellini vittima dei bracconieri trovati a Ponza dalla Forestale nel marzo 2014: furono denunciate sette persone e sequestrate duecento trappole

Aggiornamento ore 18.35 – “Anche questa primavera, come da oltre 15 anni, la Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.)  è presente sull’isola di Ponza per promuovere un turismo ambientale e per contrastare e scoraggiare il bracconaggio, fenomeno in diminuzione ma certamente sempre presente e pronto a ravvivarsi. Lo dimostrano le denunce dello scorso marzo e la constatazione nei giorni scorsi di attività di trappolaggio (sep-taglioline metalliche), con piccoli passeriformi migratori morti  e l’identificazione del trasgressore”.

Lo scrive in una nota la Lac, Lega per l’Abolizione della Caccia.


L'intervento della Forestale a Ponza
L’intervento della Forestale a Ponza

“Segnalazioni – continua la nota – e tracce attendibili (penne, bossoli recentemente esplosi)  di atti di bracconaggio, come l’abbattimento di quaglie selvatiche,  avvenuti sulla Piana di Incenso sono state raccolte dall’associazione prima e dopo l’arrivo di alcuni volontari. La Lac, inoltre, esprime in questo momento viva soddisfazione per l’arresto, operato oggi nell’isola di Palmarola da parte delle Guardie Forestali

Le trappole sequestrate
Le trappole sequestrate

(ndr un cacciatore di 51 anni, Danilo Prudente, figlio del defunto Ernesto Prudente, ascoltato alcuni giorni fa nel processo Mafia Capitale, cognato dell’attuale assessore all’Urbanistica e Demanio, è stato arrestato per caccia di frodo, ricettazione – due dei tre fucili che deteneva sono risultati rubati uno a Terracina e uno Ponza, il terzo aveva la matricola abrasa -, possesso illecito di armi e munizioni – 71 cartucce -. Inoltre deteneva 111 trappole per l’uccellagione. Denunciato anche un 44enne per caccia di frodo, due persone risultano essere scappate e sono attualmente ricercate).

I tre fucili sequestrati dalla Forestale
I tre fucili sequestrati dalla Forestale

Il che mette una pietra tombale sulle recenti pretestuose polemiche sollevate dal sindaco Vigorelli verso alcuni volontari.

(ndr Sui bracconieri presi a Palmarola… su facebook Piero Vigorelli ha commentato: “Ringrazio il Nipaf che ha fatto il suo dovere di vigilanza. “Continua il mio disgusto per le falsità e le provocazioni di alcune associazioni che hanno violato leggi e regole. Confermo che il bracconaggio un tempo era praticato su ampia scala, per necessità alimentare o per sfidare le leggi. Adesso è quasi estinto, grazie alla maturità della gente di Ponza e alle azioni del Comune per imporre la legalità. Due rondini non fanno primavera. E due scemi sono un brutto episodio, non un fenomeno diffuso. Difenderò il buon nome di Ponza da qualsiasi bassa o stupida speculazione”).

Palmarola4
Bracconaggio a Palmarola

Ormai da tre anni, durante la presenza dei volontari su Punta Incenso e Monte Guardia, si odono spari provenire dall’isola di Palmarola,  dove gruppi di cacciatori provenienti anche da Ponza nasconderebbero fucili. Lo scorso anno da un sopralluogo in questo stesso periodo, è stata rinvenuta la presenza di numerose “spiumate” delle specie:  tortora, upupa e gruccione, nonché  una rondine appena uccisa in un edificio aperto vicino al molo.

Fino a pochi anni fa il Corpo Forestale attivava un presidio primaverile sulle isole di Palmarola e Zannone  (su quest’ultima erano presenti sporadicamente anche inanellatori scientifici del “Progetto Piccole Isole” per lo studio delle migrazioni) per scoraggiare l’attività venatoria primaverile. La dirigenza ministeriale  per ragioni di risparmio economico ha deciso di tagliare questi costi e si è poi creato un vuoto operativo nei controlli, che richiedono una continuità nei periodi più critici.

Il sindaco Piero Vigorelli
Il sindaco Piero Vigorelli

Siamo dispiaciuti di non riuscire a far comprendere al Sindaco l’anacronistica assurdità delle residue forme di bracconaggio sulle isole di Ponza, Palmarola e Zannone, con conseguente rischio di  ripercussioni sul turismo, risorsa che come Lac sosteniamo da sempre. Chiediamo invece all’Amministrazione locale di prendere seriamente in considerazione una collaborazione e un coordinamento attivo e costante con tutti i volontari,  perché il tempo degli irriducibili bracconieri deve finire e la bellezza naturalistica delle isole chiede una maggiore consapevolezza di tutela e promozione naturalistica.

Palmarola PonzaLanciamo un appello alla stragrande maggioranza degli isolani, persone oneste che credono nel rispetto delle leggi e della natura, e che più di una volta ci hanno sostenuto per aiutarci a salvaguardare questo patrimonio.

Oltre alla fauna selvatica il vero danno arrecato dai soliti pochi è anche all’immagine di Ponza. Amiamo da sempre questo gioiello del Mediterraneo, ne conosciamo i lati più belli ed è per questo che la difendiamo dall’illegalità e invitiamo i turisti amanti della natura a scoprire non solo le sue meravigliose coste ma anche i suoi sentieri abbelliti in questo periodo dalle ginestre in fiore per fare trekking, birdwatching.

Consigliamo le agenzie dell’isola che offrono appartamenti deliziosi a prezzi competitivi con i comfort e con la cordialità che contraddistingue il centro-sud: questi sono i valori che apprezziamo. Il turismo aiuta la natura viva”.