Una vacanza a Cuba dopo mesi di lavoro per concedersi un po’ di riposo e praticare sport acquatici. Così era iniziato il viaggio di una 39enne di Sabaudia che circa una settimana fa si trovava a sull’isola di Cayo Largo. Nel pomeriggio come tutti i giorni dal villaggio turistico in cui era alloggiata parte una navetta per Playa Paraiso. Tutti turisti, un gruppo che comprendeva anche diversi bambini.
Un bagno a circa 20 metri dalla riva si è però trasformato in un incubo per la turista sabaudiana. Un barracuda, attirato da alcuni brillantini che la ragazza aveva sul costume le è saltato a pochi centimetri, forse per evitare all’ultimo la 39enne. Saltando però, con la bocca aperta le ha provocato una profonda ferita prendendo in pieno il labbro inferiore. Non un’aggressione quindi, altrimenti i danni sarebbero stati ben maggiori.
La ragazza è stata immediatamente soccorsa e trasportata presso un ambulatorio dove è stata medicata con 18 punti. Ci vorranno settimane per capire se ci saranno segni e di che entità. Proprio durante le medicazioni, la turista è venuta a sapere che di casi simili ce ne erano stati molti, anche un dito mozzato ad un uomo che portava una fede. I barracuda sono attratti dal luccichio di gioielli e simili, in acqua quando la 39enne è stata ferita al suo posto poteva esserci anche un bambini. Forte ovviamente il trauma psicologico, un danno maggiore di quello fisico.
Nessuno aveva avvertito del rischio barracuda, né il villaggio né i tour operator ed è per questo che sarebbe già pronta una richiesta di risarcimento danni. Tra le indicazioni ed i consigli da seguire, nonchè le avvertenze, non si menzionano i barracuda nonostante i casi in cui i pesci hanno aggredito i bagnanti. La 39enne ha deciso di raccontare la sua storia, anche per questo, per evitare che altri in vacanza possano riportare ferite.