“Raccomandate varie, fax, comunicati stampa, incontri con le istituzioni (Assessori, Dirigente Comunale ed Azienda Speciale) tutto lavoro inutile. Alla fine, venerdì 15 aprile, a seguito di nostra richiesta del 29 febbraio e dei relativi risultati negativi, siamo stati ricevuti a Latina dal capo Gabinetto del Prefetto Monica Perna. Al centro del colloquio l’incresciosa situazione del Centro Anziani “Gli Anziani” la cui nuova sede resta a tutt’oggi ancora un miraggio”.
Lo dichiarano in una nota i rappresentanti sindacali Spi/Cgil Lega di Terracina, Lino Bucci, Fnp Cisl / Terracina, Doriano Recchia, e Uilp / Terracina, Silviano Masci.
“Abbiamo preso atto che l’intera pratica era già sulla sua scrivania per cui abbiamo potuto esaminare la problematica a 360° documenti alla mano. Con l’occasione vogliamo ringraziare pubblicamente la Prefettura di Latina, nella persona di Monica Perna, per la grande sensibilità che ha dimostrato sulle problematiche degli anziani ed il rispetto per le parti sociali che li rappresentano e che non tutti hanno. La prima cosa che abbiamo fatto notare è che in tutta questa vicenda, che comunque va avanti da circa quattro anni, non abbiamo mai avuto il piacere di poter avere un colloquio con il commissario Erminia Ocello più volte richiesto con nostre del 16 luglio 2015, 14 settembre 2015, 19 gennaio 2016, 17 febbraio 2016 più volte sollecitato con fax e telefonate. Avevamo posto in lei la massima fiducia e speranza nel poter risolvere questa problematica prima della fine del suo mandato visto che è al di fuori di quella classe politica che ci ha amministrato per quattro lunghissimi anni dimenticando che gli anziani di Terracina erano parcheggiati in una palestra posta sotto il livello stradale salvo riscoprirli e diventare generosi in questo periodo elettorale.
Ritornando all’incontro di venerdì la Perna ci ha assicurato il Suo immediato interessamento anche nel sollecitare un nostro incontro con il Commissario Prefettizio, o con la sua Vice, alla quale faremo presente che ancora esistono i margini temporali per una soluzione: basta volerlo. Come tutti ricorderanno in più occasioni abbiamo suggerito le varie location a nostro avviso compatibili per un Centro Anziani che, solo in alcuni casi, troverebbero attuazione con piccoli investimenti economici (vedi fabbricato posto alla Stazione ferroviaria) mentre per altri casi occorrerebbe una velocizzazione dei lavori (fabbricati in Via Badino e Calcatore). Per coloro che ci leggono per la prima volta e per chi se ne fosse “dimenticato” ricordiamo che in questi anni sono state proposte sedi, poi rivelatesi tutte inadeguate, quali Villa Tomassini e Via del Giorgione da noi contestate e non ultima quella dell’ex Tribunale di Terracina salvo scoprire (udite udite!!), a seguito di un immediato incontro chiarificatore avuto con il Commissario del Centro Anziani Negossi, che questi ultimi locali non avevano gli standard di sicurezza previsti per legge per cui …tutto come quattro anni fa. Paradossale il fatto che prima si comunica la designazione e successivamente si effettua il controllo tecnico. Vi ricordate il sempre attuale “gioco dell’oca? Arrivati alla casella 58 si ritorna a quella di partenza.
Ora piove anche sul bagnato ossia apprendiamo in questi giorni che la Dirigente dell’Istituto, nella cui palestra ha sede il Centro Anziani, ne rivendica l’uso esclusivo per cui si configurerebbe eventualmente anche uno sfratto. Non vogliamo neanche prendere in considerazione un’ipotesi del genere che metterebbe in mezzo alla strada oltre duecento anziani che non saprebbero più come e dove passare qualche ora di socializzazione determinanti per il benessere psicofisico degli stessi. Una sede adeguata a volte rappresenta un elemento sufficiente per gli anziani che li aiuta a superare situazioni di solitudine, di isolamento sociale e di difficoltà relazionali. In questo modo si riesce con poco ad agire sullo stato psicologico delle persone over 60 favorendo gli aspetti motivazionali che aumentano la loro autostima in modo tale da migliorare e mantenere la loro condizione di vita, il benessere relazionale, la salute e principalmente la loro dignità di cittadini.
L’anziano non deve essere visto come un problema sociale ed economico bensì morale, civile e spirituale. Da come la nostra società risolverà il problema degli anziani riusciremo a capire chi siamo. Occorre dare loro risposte concrete ed in questo caso specifico trovare con tutta urgenza una sede laddove possano svolgere attività di carattere ricreativo, culturale e sociali al fine di contrastare la solitudine, la depressione, la esclusione sociale, l’emarginazione e le relative disastrose conseguenze che ne derivano per la salute ed il benessere generale.
Ribadiamo ancora una volta, laddove ce ne fosse bisogno, che continueremo in modo unitario, a lottare per ottenere una sede adeguata per il Centro Anziani “Gli Anziani” e a tutelare i loro diritti in una città che continua ad invecchiare costantemente. Questo sarà il problema vero che la classe politica ha snobbato e sottovalutato ma che tra qualche anno costituirà una bomba sociale. Paesi evoluti hanno affrontato già la problematica potenziando i servizi e i luoghi di socializzazione (leggasi Centri Anziani).
Questo è il lavoro che fino ad oggi, come SPI/CGIL FNP/CISL e UIL pensionati, abbiamo svolto con tanta passione e responsabilità per le persone anziane di Terracina poi le polemiche di bassa lega non ci appartengono e le lasciamo a coloro che hanno sicuramente obiettivi diversi dai nostri.
Un impegno come sindacato ci sentiamo di prendere ed è quello di lottare fino alla fine per una sede degna di questo nome e per il rispetto dei diritti degli anziani. Per il momento siamo arrivati in Prefettura ma non ci fermeremo qui”.