Cisterna, altri guai per Fanfarillo: a giudizio per una maxi evasione fiscale

Il Tribunale di Latina

Disposto un nuovo processo per l’imprenditore Angelo Fanfarillo. E sempre con l’accusa di aver compiuto una maxi evasione fiscale con una delle tante coop grazie a cui, secondo gli investigatori, avrebbe costruito un impero e si sarebbe legato alle stesse cooperative di Salvatore Buzzi, poi finite in Mafia Capitale.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha rinviato a giudizio Fanfarillo, Gianni Trichei, ritenuto il suo più stretto collaboratore, l’albanese Arbis Vjerdha, Quirico Sante Convertini e Ana Maskova, il primo ritenuto amministratore di fatto e gli altri amministratori di diritto, succedutisi negli anni, della cooperativa Chiaia di Luna. In base alle indagini svolte dalla Guardia di finanza, secondo gli inquirenti la coop avrebbe inserito nella dichiarazione 2005 elementi passivi fittizi per 7.255mila euro ed evaso l’Iva per 1.121mila euro, per il 2006 gli elementi passivi fittizi sarebbero invece stati di ammontare pari a 539mila euro ed l’Iva sarebbe stata evasa per 107mila euro, mentre nel 2007 gli elementi passivi fittizi ammonterebbero a 1.037mila euro e l’Iva evasa per 297mila euro. Per il 2008, infine, sarebbero state occultate le scritture contabili della coop.


Una vicenda da cui Fanfarillo si è sempre dichiarato estraneo, sostenendo di non essere né amministratore né socio della cooperativa.

I cinque imputati, difesi dagli avvocati Giuseppe Fevola, Gaetano Marino, Umberto Salvatori e Luigi Molaro, verranno processati e la prima udienza è fissata per il prossimo 13 gennaio, davanti al giudice Silvia Artuso, anche se i reati contestati si avviano ormai verso la prescrizione.

Un processo in cui Fanfarillo, imprenditore di Cisterna, si trova di nuovo sul banco degli imputati insieme al concittadino Trichei e a Vjerdha, gli stessi accusati con lui del tentato omicidio del luogotenente Gaetano Reina, vice comandante della Guardia di finanza di Cisterna, che da dieci anni indaga sulle cooperative dello stesso Fanfarillo.

Reina venne aggredito a Cisterna il 15 aprile 2014. Secondo gli inquirenti, su istigazione di Fanfarillo, stanco dei tanti controlli, ad agire sarebbe stato lo stesso Vjerdha insieme a un altro albanese. L’imprenditore è stato infine arrestato, mentre il processo per il tentativo di omicidio è ancora in corso, con l’accusa di aver corrotto tre testimoni.