Forse al Comune di Formia, prima di cimentarsi nella monumentale opera del ponte di collegamento tra Piazza Vittoria e il Porto (bando di gara attualmente sospeso ndr), farebbero bene a voltare lo sguardo verso la periferica Acquatraversa dove, in tempi non lontani, un ponte è stato progettato, costruito, collaudato, pagato, mai aperto. E magari, se non restano altre soluzioni come sembra, pensare di abbatterlo, ricostruirlo, chiedere un salato risarcimento danni a chi, fallendo in modo clamoroso, lo ha progettato ed edificato. E, ancora, farsi rimborsare da dirigenti comunali e collaudatori che, invece, sono a loro volta stati già saldati.
Oppure, ma è un’opinione strettamente personale legata ai fatti che racconteremo, vista la pericolosità dei due incroci che l’opera va a collegare e la presenza di alcune abitazioni proprio sulla strada, i cui residenti vedrebbero pericolosamente cambiata la propria vita quotidiana, forse migliore cosa ancora sarebbe pensare di abbatterlo e semplicemente abbandonare l’idea di quel ponte e quel collegamento. Per sempre. Tanto più che, a conti fatti, l’unico che di fatto andrebbe a beneficiarne, più che il traffico, parrebbe essere un’azienda lì vicina che oltre già a parcheggiarvi i propri mezzi, non molto tempo fa ha subito un ingente sequestro da parte della DDA.
A pagina 2 “Scandalo a cielo aperto”