Prigionieri di un ascensore per quasi un’ora. Una disavventura che nella tarda mattinata di lunedì, a Fondi, ha visto loro malgrado protagonisti padre e figlio del posto, il primo 39 anni, l’altro 10. All’ora di pranzo si apprestavano a fare ritorno nel proprio appartamento, in un condominio situato in via Giuseppe Garibaldi, quando l’ascensore è rimasto bloccato.
Fermo tra il primo e il secondo piano, con i due ospiti costretti a lungo in una manciata di metri. Senza che, inizialmente, si riuscisse ad intervenire: il numero d’emergenza presente nell’ascensore squillava a vuoto, i vigili del fuoco non erano in zona, il tecnico contattato dall’amministratrice condominiale tardava ad arrivare. Niente da fare. Almeno fino all’entrata in scena dei carabinieri della Tenenza locale, contattati telefonicamente dal più grande dei “prigionieri”. Da lì, l’intervento risolutore di una squadra di vigili del fuoco di stanza a Terracina, corsa nella Piana subito dopo aver portato a termine un intervento nel Comune di Sonnino.
Alle 14,40 circa, trascorsi almeno 45 minuti bloccati nel saliscendi, la liberazione. Per un episodio che fortunatamente ha avuto conseguenze minime, con il 39enne e soprattutto il ragazzino abbastanza scossi ma ad ogni modo in buone condizioni di salute. “Non posso non ringraziare, oltre che l’Arma, il personale dei vigili del fuoco”, ha detto il genitore. “Pur essendo fuori città è giunto il prima possibile, facendoci uscire da quella che era diventata una vera e propria trappola”. A portare l’ascensore al blocco, molto probabilmente, problemi riconducibili alla manutenzione.