Corruzione al carcere di Regina Coeli, in due a processo

Carcere di Regina Coeli

Corruzione per portare droga in carcere. Con quest’accusa sono stati rinviati a giudizio Carlo Peluso, di Latina, e l’assistente capo della polizia penitenziaria Attilio Conte, di Minturno.

Il 6 agosto 2014 Peluso, 34 anni, di Latina, volto noto alle forze dell’ordine, era detenuto nel carcere romano di Regina Coeli. Secondo il pm Alberto Galanti, il pontino avvicinò uno degli agenti della Penitenziaria, il minturnese Conte, promettendogli 300 euro per portargli dell’hashish, che gli avrebbe dato la cugina. Preso un biglietto con il numero della donna, l’assistente capo avrebbe incontrato quest’ultima a Termini e preso un pacchetto, ma poi, avuto un ripensamento, avrebbe buttato la droga nel water e confessato tutto al suo superiore.


Conte è finito così accusato di corruzione relativa ad atti contrari ai doveri d’ufficio e Peluso di aver indotto nella corruzione. I due, difesi dagli avvocati Domenico Naccari e Sandro Marcheselli, sono stati ora rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Claudio Carini.

Il processo è fissato per il prossimo 29 settembre, davanti alla II sezione penale del Tribunale di Roma.