I fasciomafiosi vanno in vacanza come tutti, da sempre, ma anche tra un tuffo e una gita in barca non mancano di pensare agli affari, a progettare investimenti o semplicemente ad agganciare qualche conoscente in difficoltà per prestargli denaro, salvo poi essere pronti ad aggredirgli il patrimonio.

Quando a dicembre 2014 vennero eseguiti i primi arresti nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale fu questo il quadro tracciato dagli inquirenti sui soggiorni a Ponza del presunto boss dell’associazione mafiosa capitolina, Massimo “Er Cecato” Carminati e di quello che è considerato il suo braccio destro, Riccardo Brugia. E ora uno spaccato di vita ponzese è piombato nel processo in corso agli uomini uomini del cosiddetto “Mondo di mezzo”, con un lungo esame dei fratelli isolani Danilo e Umberto Prudente, in cui non sono mancati momenti di tensione in aula e che ha visto più volte intervenire lo stesso presidente del collegio giudicante, Rosanna Ianniello, sostenendo che quanto veniva riferito dal teste non appariva credibile.
A PAGINA 2 – LE VACANZE DEI “NERI”