Uniti due processi a carico di Valentina Pappacena, entrambi con le stesse accuse: mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e sottrazione di persona incapace.
A disporre l’accorpamento dei due procedimenti che vedono accusata l’imputata – nota nel capoluogo pontino per il suo impegno con l’associazione di promozione sociale “Valore Donna”, di cui è presidente, attenta ai problemi del gentil sesso e delle famiglie – è stato il giudice del Tribunale di Latina, Stefano Nicolucci. Una scelta fatta trattandosi di accuse per fatti analoghi, verificatisi tutti quasi nello stesso periodo, parte nel 2010 e parte nel 2011.
Un unico processo in cui vi è stata anche costituzione di parte civile, con al centro un minorenne, e per vicende che nella precedente legislatura sono state anche oggetto di interrogazione parlamentare.
Ma per Pappacena, e per tali fatti, il processo unificato dal giudice Nicolucci non è l’unico. E se per tale procedimento l’imputata, assistita dall’avvocato Stefano Ciapanna, dovrà tornare in aula, per il proseguimento dell’istruttoria, il prossimo 8 luglio, per fatti analoghi dovrà comparire davanti al Tribunale di Latina anche in altri due processi, fissati per il prossimo 7 luglio e per il prossimo 22 luglio. Dunque, dopo la decisione del giudice Nicolucci, tre processi anziché quattro.