Unicoop Tirreno, nuovo sciopero l’8 aprile a Terracina, Cisterna e Formia

L’incontro previsto per venerdì 8 aprile a Terracina tra Unicoop Tirreno e i futuri imprenditori destinatari del “fitto di ramo azienda” sarà presidiato dai 157 lavoratori dei cinque negozi di Cisterna, Terracina, Formia, Fiuggi e Frosinone.

“Continua il nostro dissenso ad una scelta per noi sbagliata ed incomprensibile, contro ogni logica cooperativistica e mutualistica – dicono dalla Uiltucs Latina -. Già ieri abbiamo dichiarato che l’imprenditore Paolo Spaziani, gestore di punti vendita Conad per altri pochi giorni non potrà garantire il futuro a queste maestranze così come “Orlandi Market srl”, altro soggetto destinato a Cisterna e Formia, non garantisce il futuro a questi lavoratori e lavoratrici.


Ai soci consumatori da tempo stiamo cercando di far capire, sensibilizzando con manifestazioni, volantinaggio e riunioni fuori dai negozi, che i servizi ai soci verranno cancellati, dopo anni che usufruiscono di un servizio anche mal gestito. Come dichiarato più volte, anche durante la manifestazione del 15 marzo ad Aprilia che ha portato all’annullamento dell’ assemblea dei soci, continuiamo a sostenere che i soci tutti dovrebbero restituire la tessera e chiedere il contribuito del costo.

Una cooperativa che per anni ha pubblicizzato il rapporto ed il servizio ai soci non può improvvisamente lasciare loro senza servizi e il personale dipendente in balia di imprenditori che oggi hanno il marchio Conad e, domani, gestiranno Coop per “profitto” senza tener conto di valori che Unicoop Tirreno ha professato per anni in questo territorio. Cosa c’e’ di socio consumatore e mutualità cooperativa se tutto ciò scompare? Cosa rimane di garanzia occupazionale a questi 157 lavoratori che si vedranno impiegati in una società “costituita all’ultimo minuto” che oggi è inattiva e in altre due che gestiscono punti vendita Conad e tra pochi giorni cambiano marchio? Il risultato è un mondo coop che in questo territorio non esprime la distintività cooperativa tanto decantata.

La fotografia di Unicoop Tirreno possiamo tradurla nella mancata autorizzazione ai lavoratori di Terracina a cui ieri sera è stato negato il permesso di riunirsi nella sala soci costringendoli a riunirsi nel piazzale dove hanno continuato a sensibilizzare i soci clienti, i quali dovevano essere i primi ad essere avvertiti e informati sulle cessioni in corso d’opera. E tutto questo, secondo noi, perché di cooperativa di soci clienti esiste ben poco: esiste solo il profitto”.