Il salvataggio dell’ospedale di Fondi? Per il Psi non può passare per le azioni del Comitato e della Fondazione “San Giovanni di Dio”: “Grande operatività, poca convinzione, metodi sbagliati, scarsa obbiettività”. Né per il consiglio comunale, che a dispetto di riunioni e deliberazioni “non ha tolto un ragno dal buco”. Men che meno per cittadini, partiti in toto e sindacati, a detta del segretario locale del redivivo Partito socialista, Filiberto Rizzi, tenuti volutamente fuori dalla contesa a difesa delle funzionalità del nosocomio di via San Magno. Ed allora? Chi o cosa, a sostenere l’arduo compito di difendere il barcollante presidio sanitario della Piana?Il Psi confida nei bambini. Proprio così.

L’ultima speranza di Rizzi e i suoi è rappresentata dal “Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi”, l’assise composta dagli alunni eletti nelle scorse settimane negli istituti comprensivi fondani “Amante”, “Aspri”, “Garibaldi” e “Milani”. Un esperimento atto a formare la coscienza civica dei cittadini di domani, ma che per il Psi potrebbe rappresentare una sorta di chiave di volta nella battaglia per l’ospedale. Una via alternativa per tentare di arrivare ai grandi. Tanto che ieri il segretario dei socialisti ha annunciato una lettera indirizzata al sindaco del consiglio “young”, la studentessa Gaia Ferri, chiamata insieme agli altri politici in erba che l’affiancano a muoversi, per quanto possibile, per la tutela del “San Giovanni di Dio”. Un appello da parte del Rizzi politico, ma anche del Rizzi (classe ’40) “nonno avvilito e molto dispiaciuto” per lo stato del presidio sanitario: “Chiedete un incontro al sindaco dei grandi – scrive il segretario del Psi – e con lui organizzate tante serie iniziative da convincere i politici di Roma che il desiderio dei bambini, ragazzi e giovani di Fondi è quello che l’ospedale non si deve assolutamente toccare”.