“Si infittisce sempre di più la trama delle vicende poco chiare (tanto per usare un eufemismo) che avrebbero riguardato la gestione amministrativa della Giunta Macci. Dopo le isole ecologiche, l’albergo di Fossanova, la scuola-casa di Campo al Pozzo arriva la scandalosa vicenda del taglio degli alberi di San Martino, con ipotesi di danno erariale e di vizi nella procedura di affidamento”.

A dichiararlo in una nota è Angelo Delogu, ex sindaco della città di Priverno.
“Irregolarità che, stando all’articolo comparso ieri sulla stampa locale, vengono ipotizzate non da un avversario politico, ma da una figura terza come il Commissario prefettizio. Al di là del giudizio sulle responsabilità contabili che resta appannaggio della Corte dei conti non possiamo che esprimere e ribadire sin da ora una dura condanna politica su tutta la vicenda. Una vicenda in cui – oltre al danno ambientale e paesaggistico inflitto al Parco di San Martino – sembrerebbero essere stati privatizzati i profitti (tutti a vantaggio della ditta) e pubblicizzati i costi tutti a danno della collettività, visto che nelle del Comune, nonostante lo scellerato taglio non di uno, ma di più di 200 alberi, non sarebbe entrato un euro.
Il bello è che questi signori sulle pagine di un loro giornalino pretendono pure di dare continue lezioni di oculata e buona amministrazione. Ma il vero dramma, o la farsa, è che dopo queste prove evidenti di opacità, oltre che di incapacità, amministrativa questi signori pretenderebbero pure di ritornare a candidarsi alla guida della città come i salvatori della patria”.