Albergo Bajamar a Formia, Migliorato: “Vi denuncio”

L'albergo Bajamar

Ci scrive l’avvocato Gianfranco Testa per conto di Paolo Migliorato in merito ad “Albergo Bajamar a Formia, denuncia shock del socio: “l’ombra del riciclaggio di denaro” così rispondendo alla nota inviata in mattinata da Luigi Di Marco, socio dell’hotel Bajamar srl – situato sul lungomare di Gianola a Formia – erede di Antonio Di Marco, cofondatore dell’albergo.

“Invio la presente in nome e per conto del signor Paolo Migliorato, per rappresentarvi quanto segue: sul Vs. portale è stato pubblicato in data odierna un articolo dal titolo: Albergo Bajamar a Formia, denuncia shock del socio: ”l’ombra del riciclaggio di denaro”. L’articolo sintetizza una nota inviata dal Sig. Luigi Di Marco (appare invero in calce tale nome), con la quale si denuncia un sospetto riciclaggio di denaro. Nella pubblicata nota compare il nome di Paolo Migliorato (noto operatore del settore) che avrebbe lasciato l’azienda (Immobiliari Stabili) nelle mani di due cittadini slovacchi, incapaci, si fa presupporre, di rilanciare l’Hotel Bajamar. Tra l’altro, si avanzano sospetti sulla provenienza del denaro utilizzato per gli interveti manutentivi dell’Albergo, tanto che si invita l’Autorità Giudiziaria a seguire “l’odore dei soldi”.


Il tono della nota è fortemente calunnioso e comunque diffamante sia per le rappresentazioni inveritiere dei fatti, sia per le illazioni ed i riferiti sospetti di gravi illiceità. E’ sufficiente precisare, per ora, che il Sig. Migliorato non è più socio dal 2008 della citata Immobiliari Stabili srl e svolge presso l’azienda alberghiera il ruolo di responsabile Marketing. Tra l’altro la struttura, per quanto consta al mio cliente, è stata interessata da importanti opere restaurative e, oggi perfettamente riattata ed idonea all’uso aziendale, come potrà meglio precisare la proprietà e come dovrebbe ben essere a conoscenza del “denunciante”.

Per questi motivi, il mio cliente mi ha conferito mandato per depositare denuncia/querela nei confronti degli autori di detta nota e di coloro che saranno ritenuti corresponsabili, a tutela dell’immagine e del buon nome del mio assistito”.