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E’ passata qualche ora dalla semifinale di ritorno della coppa Italia di Promozione contro i romani del Real Colosseum, ma l’amarezza e la rabbia in casa Formia per come è sfumata la qualificazione alla finale non si placano. La delusione regna in tutto l’ambiente azzurro, e lo strascico di polemiche dopo la trasferta romana promette di essere lungo e intenso.
Le presunte intemperanze del tifo formiano al “Certosa” di Roma nei confronti dell’assistente del direttore di gara Di Francesco, il signor Santostefano (avrebbe sostenuto di aver ricevuto eccessive ingiurie e addirittura sputi provenienti dal settore occupato dai sostenitori ospiti), hanno spinto l’arbitro di Ostia Lido a sospendere il match: prima temporaneamente al 40′ della ripresa (col punteggio ancora fermo sullo 0-0), poi definitivamente due minuti più tardi, dopo un vano tentativo di tornare al normale svolgimento della gara.
Dopo la vittoria per 1-0 maturata a Formia nella gara d’andata, dunque, il Real Colosseum vola in finale. Almeno per ora. Già, perché come sostiene il direttore generale azzurro Stefano Zangrillo, il club pontino è pronto a presentare ricorso contro l’esito dell’incontro di Roma entro la scadenza prevista per domani alle ore 12: “La nostra società non può che essere molto perplessa e amareggiata per come è andato a finire questo importantissimo appuntamento – dichiara il d.g. biancazzurro -. La direzione di gara non è stata all’altezza per l’intera durata della partita e l’episodio della sospensione del match, quando tutto poteva ancora accadere, è qualcosa che non possiamo accettare. Presenteremo ricorso e pensiamo ci possano essere i giusti presupposti per tentare di far valere le nostre ragioni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’allenatore del Formia, Alessandro Rosolino: “I miei ragazzi hanno giocato con grande carattere, onorando la maglia fino all’ultimo, ma purtroppo è arrivata una decisione che ci penalizza troppo e che ci ha impedito di provare a ribaltare l’esito della gara. E’ una cosa che in tanti anni di calcio non ho mai visto. Gli insulti in questo sport ci possono stare, anche se ovviamente non sono da elogiare, ma non sono assolutamente volate pietre, come qualcuno ha sostenuto, né ci sono state invasioni di campo, che avrebbero giustificato la sospensione della partita: trovo la decisione della terna arbitrale – aggiunge il mister pontino – completamente sbagliata. Si poteva trovare qualsiasi altra soluzione, ma non questa”.
Sull’esito del ricorso, il Tecnico non si sbilancia: “Bisogna considerare cosa la terna arbitrale ha riportato nel referto e non possiamo aspettarci nulla, purtroppo. La verità è che siamo stati penalizzati oltremodo da un arbitro che non aveva precedenti benauguranti. Chiudere così una manifestazione a cui tenevamo tantissimo fa davvero male”.