“Aviointeriors non è mai fallita”, per Agw Veneruso paga 500mila euro

Aggiornamento ore 16 – Dopo essersi visto citare davanti al Tribunale per le imprese di Roma e chiedere insieme ad altri quattro manager un risarcimento oscillante tra i 17,2 e i 23,6 milioni di euro, l’imprenditore Alberto Veneruso ha scelto la strada della transazione e messo la mano al portafogli. Ritenuto responsabile di una lunga serie di operazioni che sarebbero state alla base del fallimento dell’Agw, ex Aviointeriors di Tor Tre Ponti, Veneruso ha alla fine trovato un accordo con la curatela fallimentare e chiuso la vicenda pagando un indennizzo di 500mila euro. Per il crac Agw proseguono intanto le indagini portate avanti dal pm Marco Giancristofaro, che ha ipotizzato la bancarotta.

Aggiornamento ore 12.06 – In nome e per conto del sig. Alberto Veneruso, l’avvocato Guglielmo Abbate precisa quanto segue: “In nome e per conto del sig. Alberto Veneruso, richiedo la immediata eliminazione ovvero la correzione della notizia pubblicata sul vostro sito internet all’indirizzo: http://www.h24notizie.com/2016/03/crac-aviointeriors-chiesti-17-milioni-ma-veneruso-se-la-cava-con-500mila-euro/ , laddove si legge testualmente: ‘Ritenuto responsabile di una lunga serie di operazioni che sarebbero state alla base del fallimento …’. E’ d’uopo specificare, infatti, che il sig. Veneruso non è mai stato giudicato in ordine ai fatti relativi al fallimento della società AGW e che, di conseguenza, non vi è alcuna pronuncia giudiziaria in sede penale che lo ritenga responsabile di alcunchè. In attesa di un vostro immediato riscontro, porgo distinti saluti”.


Aggiornamento ore 16.00 – “Egregi Signori,
preso positivamente atto della rettifica apparsa nell’articolo pubblicato al link http://www.h24notizie.com/2016/03/crac-aviointeriors-chiesti-17-milioni-ma-veneruso-se-la-cava-con-500mila-euro/ , in ordine alla specifica posizione del sig. Alberto Veneruso, Vi invito nuovamente, in nome e per conto della Aviointeriors SpA, a voler correggere il titolo dell’articolo in questione eliminando (ovvero sostituendo) la parola “Aviointeriors”. Giova ribadire, infatti, che tale società non è mai stata dichiarata fallita e che, attualmente, prosegue regolarmente nella sua attività industriale.

In caso di positivo e celere accoglimento della presente non daremo corso ad alcuna azione giudiziaria, essendo la nostra richiesta esclusivamente mirata alla tutela del buon nome della società e, con essa, ai suoi livelli occupazionali. Cordiali saluti. Av. Guglielmo Abbate”