A rischio 150 lavoratori Coop, presidi di protesta tra Formia e Terracina

Proseguono le manifestazioni di protesta e lo stato di agitazione dei lavoratori dei punti vendita Coop in Provincia di Latina – Formia, Cisterna, Terracina –  e di Frosinone. Nella mattinata di oggi sono stati organizzati da sindacati e partiti politici, come rifondazione comunista, dei presidi di protesta proprio fuori ai punti vendita, i cui lavoratori rischiano il posto, a causa della decisione di Unicoop Tirreno di cedere in affitto il ramo di azienda ad esterni, di cui abbiamo già raccontato nelle scorse settimane. Riportiamo di seguito l’intervista al segretario del partito di rifondazione comunista a Formia Gennaro Varriale – in picchetto di protesta alla Coop di Formia – e il comunicato diffuso dal sindacato Uiltucs, al fianco dei lavoratori di Terracina sempre questa mattina.

Ecco il testo del comunicato della Uiltucs: “Tutti lavoratori e le lavoratrici delle coop di Cisterna, Formia, Fiuggi, Frosinone e Terracina oggi hanno chiuso i 5 negozi – con uno sciopero ben riuscito – perchè destinati all’affitto di ramo d’azienda di Unicoop Tirreno. Hanno dimostrato il loro disagio, le loro difficoltà, le loro incertezze, che inevitabilmente subiranno, con l’entrata imprenditoriale locale, e indignati hanno rivendicato ciascuno sul proprio punto vendita il sacrificio di trent’anni di attaccamento alla cooperativa unicoop Tirreno.


Dopo lo sciopero di oggi la cooperativa Unicoop Tirreno deve riflettere sulla scelta unilaterale che destina 18.500 soci consumatori e 150 famiglie ad una conclusione distruttiva del movimento cooperativo sul BassoLazio. Già nei giorni scorsi la Uiltucs insieme ai lavoratori avevano bloccato l’assemblea dei soci di Aprilia, gesto molto significativo che dovrebbe far riflettere le scelte sbagliate di Unicoop del basso Lazio. Sabato 26 marzo la Uiltucs insieme a tutti lavoratori prosegue la protesta con manifestazioni e corteo per le vie della città di Terracina. L’Annullamento dell’assemblea dei soci, la chiusura con sciopero dei 5 negozi avvenuta oggi, il grido di 150 lavoratori dovrebbe far riflettere una cooperativa quale unicoop Tirreno circa le proprie scelte che vanno controtendenza al loro slogan e alla loro distintività cooperativa. La salvaguardia del marchio Coop senza i lavoratori e le lavoratrici che non proseguono nel progetto distribuzione Lazio-Umbria non ci interessa! Appaltare il marchio Coop insieme ai lavoratori non lo vogliamo!