San Cosma, l’istituto comprensivo “Guido Rossi” adotta le bambole di nonna Adele

In occasione della giornata della donna L’Istitito Comprensivo “Guido Rossi” di Santi Cosma e Damiano con la dirigente scolastica Rosalia Marino in collaborazione con l’amministrazione comunale, in rappresentanza della quale c’era l’assessore Carmela Cassetta e il vicesindaco Vincenzo Petruccelli, ha deciso di adottare dall’Associazione Salvamamme “le Bambole di Nonna Adele”.

san cosma 2Le bambole di nonna Adele provengono dalla storia di una giovane ragazza che aveva la passione di collezionare bambole di porcellana purtroppo una brutta malattia la porta via all’improvviso e tra i suoi ultimi desideri chiede alla sua mamma la signora Adele di continuare ad occuparsi delle sue bambole e di non dividerle, nel frattempo il tempo passa la signora Adele vuole pensare al futuro delle bambole così decide di donarle all’associazione Salvamamme il presidente Mariagrazia Passeri prende a cuore questa storia ed insieme a Matilde Aratari responsabile di Salvamamme del Golfo decidono di farle arrivare giù nel nostro territorio ma in un primo momento non sembra cha arrivano a giusta collocazione.


san cosma 1Ora finalmente proprio nella giornata dell’8 marzo, grazie ad una bella sinergia e collaborazione tra la dirigente scolastica i servizi sociali del comune e le mamme del territorio le bambole troveranno finalmente il giusto posto dove stare, all’interno della scuola saranno circondate dalla vitalità di bambini e ragazzi.

Ricordiamo che Salvamamme è’ un’associazione per lo più di donne e mamme che collaborano tra di loro per dare sostegno e aiuto ad altre donne e mamme in difficoltà. Sperando che questa collaborazione nel nostro territorio possa proseguire in modo positivo affinché anche le mamme del nostro territorio possano avvicinarsi a Salvamamme.

Uno spirito di solidarietà che le mamme hanno saputo manifestare anche oggi donando alla scuola una somma per acquisto di strumentazione per bambini in difficoltà e mettendo a dispozione dei meno fortunati beni di prima necessità.