Il ministro Galletti risponde a Moscardelli: il lago di Sabaudia è privato

canale-lago-paola-dicembre2015-sabaudia-3Non c’è legge Galli che tenga, il lago di Sabaudia è privato. Il ministro dell’Ambiente Galletti ha risposto a due interrogazioni parlamentari presentate dal senatore del Partito Democratico Claudio Moscardelli e poi ancora da Moscardelli più altri 14 deputati in cui si chiedeva non solo se ci fossero i presupposti per l’acquisizione al demanio del lago di Paola ma venivano posti quesiti anche sullo stato delle acque evidenziando l’impossibilità di ottenere fondi pubblici per il risanamento del lago per via della natura privata del bene. Per il ministro non è così ed arriva una bocciatura su tutta la linea. Nella risposta si parte con l’elencare una serie di sentenze evidenziando in modo particolare quelle di Cassazione con cui viene ribadita la natura privata del lago.

QUANDO LA NORMA NON E’ RETROATTIVA


Il ministro Gian Luca Galletti
Il ministro Gian Luca Galletti

“La Suprema Corte – si legge nella risposta del Ministro –  ha pienamente confermato quanto in precedenza riconosciuto dalla Corte di appello di Roma circa la natura privata del lago di Paola e, di conseguenza, la validità del titolo al quale tale proprietà privata viene fatta risalire. Il regime dominicale delle acque del lago di Paola è, quindi, la diretta conseguenza di un contratto di alienazione di beni già ricadenti nella categoria del demanio pubblico, disposta dallo Stato italiano. Infatti, il rispetto dei contratti stipulati, pur nel divenire del sistema giuridico dello Stato, costituisce un dovere per la certezza degli scambi, oltre che un principio generale dell’ordinamento (pacta sunt servanda)”.

IL CONTROLLO AMBIENTALE DEVE ESSERCI A LIVELLO LOCALE

Per quanto riguarda poi la questione risanamento, vanno considerati molteplici aspetti. Tanto per cominciare sul territorio esistono organi che dovrebbero monitorare l’ambiente  e quindi pesci morti lago sabaudia2intervenire sia nel caso il lago venga compromesso da agenti per così dire esterni, sia per quanto riguarda gli oneri della proprietà. “In merito – si legge in conclusione – alla possibile acquisizione a patrimonio demaniale del lago di Paola, si segnala che le esigenze pubbliche di tutela e salvaguardia del bene in questione sono già ampiamente garantite dall’efficacia della rigida normativa e dall’insieme dei limiti e delle prescrizioni vincolistiche applicabili all’area, tra i quali spiccano, in particolare, i vincoli paesaggistici e ambientali esistenti, nonché le limitazioni d’uso imposte dall’efficiente azione posta in essere dai soggetti istituzionalmente preposti e, in primis, dall’ente parco nazionale del Circeo. Pertanto, l’interesse pubblico di salvaguardia dei valori ambientali e naturalistici, il cui perseguimento è posto in capo al Ministero, può senz’altro ritenersi, allo stato, più che adeguatamente garantito a prescindere dalla natura dominicale del bene. Da ultimo, l’affermazione che la peculiare natura giuridica del bacino impedirebbe attualmente l’accesso a finanziamenti comunitari, risulta del tutto priva di fondamento, in considerazione della facoltà garantita anche ai soggetti privati di accedere a tali fondi”

Il passaggio sui fondi pubblici assume particolare rilevanza se si considera che, nemmeno a farlo apposta, solo pochi giorni fa l’amministratore della comunione eredi Scalfati, Andrea Bazuro con una lettera ha proposto a Regione, Provincia, Parco e Comune di avviare un confronto per valutare la proposta del “contratto di lago”, un’idea in realtà che rientrava tra quelle proposte dall’assessore Borrelli circa un anno fa. Il contratto di lago potrebbe portare ad una cogestione tra pubblico e privato? Questo uno degli interrogativi rispetto ad una questione, quella relativa al lago che resta comunque molto complessa.

Da valutare ci sono aspetti prettamente ambientali, altri economici partendo dal turismo sportivo, altri addirittura urbanistici pensando ad uno sviluppo sostenibile di opere che potrebbero fare da cornice al lago, come una pista ciclabile. Un libro dei sogni? Forse, perchè quello che è mancato negli anni sono i fatti, al contrario delle polemiche.