Ricordiamo i quesiti scomodi (fatti al Sindaco) che dopo 3 mesi non hanno ancora risposta, esattamente come tutti i nostri accessi agli atti:
1. Se era veramente necessario deturpare una delle zone più belle di Formia (nella frazione di Castellonorato) in particolare con il suo storico e caratteristico belvedere prevedendo in alternativa un’installazione nella zona dove sono già presenti altre antenne;
2. Per quale motivo il Comune non incassa i 180.000 € che gli sono dovuti per legge con imponenti conseguenze per le già depauperate casse comunali e conseguenze per la Corte dei Conti;
3. Chi ha deciso che i lavori che dovrebbero compensare i 180.000€ valgono veramente quella cifra ha una esperienza in tal senso o lo fa per favorire il privato;
4. Se il Comune ha deciso di sperimentare una finanza creativa evitando di fare le gare per i servizi pubblici quando invece la legge che disciplina i lavori, i servizi e le forniture (d. lgs. 163 del 2006) prevede che: “Per lavori di importo pari o superiori a 40 mila euro e fino a 200 mila euro, l’affidamento tramite cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante” (comma 8 art. 125).
5. Se la Segretaria Comunale è favorevole a questa finanza creativa;
6. Se ha già deciso chi e perché deve fare questi servizi evitando la gara prevista dalla legge;
7. Se questi lavori che dovrebbero compensare i 180.000 € non sono già affidati, magari con regolare gara pubblica, ad altre società;
8. Se i lavori già appaltati sono svolti con regolarità e chi li controlla