La periferia di Monte San Biagio apre agli smartphone. E – finalmente – alla sicurezza. Una prossima svolta all’insegna della connettività, che porterà il segnale della rete di telefonia mobile a coprire anche le aree del paese maggiormente fuori porta, dove finora non è mai arrivato in maniera continua o comunque sufficiente a garantirne l’utilizzo da parte dell’utenza.

Vetica, Dupante e Campomarinello, le tre popolose contrade del paese interessate dal “disco verde”. “È stata la mia priorità, la nostra priorità, sin da subito dopo l’insediamento, una sfida”, ha commentato Arcangelo Di Cola, l’assessore alle Attività produttive della giunta guidata dal sindaco Federico Carnevale. “Ma nulla è impossibile se con costanza si persegue l’obiettivo”. Tra i passaggi decisivi, cui si è giunti in seguito a una serie di riunioni tecniche che hanno visto come principale protagonista l’amministrazione comunale, il diretto coinvolgimento del Ministero dello sviluppo economico e della compagnia Vodafone, con quest’ultima che si occuperà materialmente della posa e messa in funzione dei nuovi impianti. “A questo punto vi sono ancora alcuni problemi tecnici da risolvere – ha sottolineato Di Cola – comunque pensiamo che in tempi relativamente brevi la copertura in quelle zone fino ad ora scoperte sarà possibile”.
Non una questione da poco, a certe latitudini, quella della rete mobile. Nelle tre contrade d’altura oggetto del futuro intervento abitano all’incirca 1500 persone. Vale a dire quasi un quarto dei monticellani. Troppo spesso isolati, in particolare nelle situazioni di emergenza: non si contano i casi di soccorsi impossibili o in differita proprio per via del “campo zero”. Ed è proprio su questo aspetto che hanno battuto maggiormente dal Comune nel rapportarsi con Ministero e Vodafone, chiedendo e ottenendo riscontri in tal senso da Carabinieri e protezione civile.